Superbike 2013: Ducati e Team Althea si dividono

Ducati e Team Althea si dividono
Non se lo aspettava nessuno, tranne forse lo stesso team manager. Ma Ducati ed Althea Racing si separano dopo tre anni insieme nei quali hanno vinto un titolo mondiale e lottato per il vertice .
Si conclude di schianto quindi la collaborazione fra la squadra di Genesio Bevilacqua e la Casa di Borgo Panigale e prendono diverse strade.
E dire che subito dopo il termine del mondiale Superbike 2012 c’era Carlos Checa sulla sella della Ducati 1199 Paniglae RS13 Superbike nei test al Motorland di Aragon.
E pensare che manca meno di un mese dai prossimi test di Jerez: così Ducati si ritrova senza una squadra mentre il Team Althea Racing deve pianificare tutto per la  stagione 2013.

Checa in Ducati, Giuliano al Team Althea Racing
Quindi per entrambe le parti il futuro è tutt’altro che chiaro. Di sicuro ci sono i piloti.
Il campione del mondo SBK 2011 Carlos Checa rimane in Ducati avendo un contratto che lo lega al costruttore bolognese. Manca però la squadra e non è un dettaglio.
Due le possibilità: o scende in campo Ducati Corse per sviluppare la SBK oppure non rimane che affidarsi ad un team satellite com’è successo negli ultimi due anni.
Davide Giugliano invece rimane con il Team Althea Racing. È proprio il pilota italiano il pomo della discordia, come spiega Bevilacqua nel suo profilo Facebook: “Avrei potuto continuare comodamente con Ducati e loro con me, con Carlos confermato e budget per lui stanziato già, ma mi chiedono di mollare Giugliano , non c’ è spazio per lui…. per i soliti motivi di soldi (considerate che la metà del budget è garantito da sponsor Althea come Unibat ecc..). Davide rappresenta per me e la mia squadra proprio quel motociclismo che noi amiamo sincero istintivo e forte senza compromessi . Lui ha imparato ad essere un professionista con noi ed è oggi una realtà internazionale.
Ebbene il sottoscritto è sempre riconoscente a chi lo ha illuminato nei momenti terribili della vita che pure ci sono stati e certamente non potevo tradire proprio adesso. Ringrazio infatti ancora una volta il mio sponsor principale “Onestà Althea” che mi ha fatto scegliere di essere così e continuare ad essere fuori dai giochi d’ azzardo del motociclismo politico. Grazie per il vostro affetto. Genesio”.
In soldoni (è proprio il caso di dirlo) Ducati si è accollata il contratto di Checa e ha passato alcuni sponsor al team di Bevilacqua, che per contro ha dovuto rispondere alle scelte tecniche della casa di Borgo Panigale che non sono state condivise.
Bevilacqua è molto dispiaciuto anche per aver ricevuto solo ora i programmi per il 2013 da parte di Ducati, quando lui stesso li aveva presentati nel giugno scorso.

Ducati dispiaciuta per non aver trovato l’accordo
Da parte sua Ducati, tramite il responsabile Progetto Superbike Ernesto Marinelli, si dice dispiaciuta di non aver trovato un accordo con il team Althea. “Da giugno ad ora sono avvenuti diversi incontri, nei quali però non siamo mai riusciti a trovare una soluzione che soddisfacesse entrambe le parti” fa sapere l’ing. Marinelli il quale aggiunge anche che è confermato l’impegno nel mondiale Superbike 2013 sia con Checa che con la 1199 Panigale RS13 Superbike e che i progetti verranno resi noti con un prossimo comunicato stampa.

Perplessità da Ducati
Come da prassi ognuno espone i propri pareri e non vogliamo metterci il naso.
Sull’ultima superbike nata nelle officine di Borgo Panigale però aleggia più di una perplessità e nei primi test di Aragon Checa ha pagato un distacco di quasi 1”. Bevilacqua reclama uno scarso impegno da parte di Ducati (ed Audi) nello sviluppo di  un prodotto nuovo come la 1199 Panigale.
Il Responsabile del progetto Ducati SBK Ernesto Marinelli era presente al MotorLand Aragón per il primo test della 1199 Panigale in configurazione SBK dopo un lungo periodo di preparazione e sviluppo.
“Cercheremo di migliorare ma al momento questa è la configurazione che adotteremo in Australia per il primo Round” ha dichiarato Marinelli ad Aragón e sembra una dichiarazione piuttosto prematura visto che alla prima gara della prossima stagione mancano ancora 5 mesi ed il tempo per sviluppare la 1199 Panigale non manca di certo. Anche se per ammissione dello stesso dirigente c’è ancora molto lavoro da fare per creare il giusto connubio tra moto e pilota.