L’1 maggio 1994 resterà impresso nella memoria di milioni di appassionati di Formula 1 come il giorno in cui il leggendario Ayrton Senna perse la vita, tradito dalla sua stessa vettura durante il Gran Premio di San Marino a Imola. Quest’anno ricorre il trentesimo anniversario di quella tragica giornata, ma il mito di Senna continua a vivere nel cuore degli sportivi di tutto il mondo.
Quel giorno, mentre il mondo dello sport piangeva la perdita di Roland Ratzenberger, Senna e gli altri piloti si preparavano alla gara, ignari di ciò che sarebbe successo. Ma appena sette giri dopo l’inizio della corsa, Senna si schiantò contro le barriere alla curva del Tamburello, perdendo la vita all’età di 34 anni. Le indagini avrebbero successivamente rivelato che la rottura del piantone dello sterzo fu la causa dell’incidente.
Senna, già vincitore di tre titoli mondiali e celebre per i suoi duelli epici con Alain Prost, era un’icona dello sport, capace di emozionare le folle come pochi altri. La sua morte scosse il Brasile, che proclamò tre giorni di lutto nazionale in suo onore.
Il suo feretro venne rimpatriato in Brasile con tutti gli onori, e sulla sua tomba è incisa una frase che sintetizza il suo spirito e la sua fede. Per commemorare il trentesimo anniversario della sua morte, il Comune di Imola ha organizzato, in collaborazione con l’Istituto Ayrton Senna e altre istituzioni, un ricco calendario di eventi intitolato “Senna 30 anni”, che include mostre, spettacoli ed eventi sportivi.
Un modo per onorare la memoria di uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1 e per celebrare il suo leggendario lascito nel mondo dello sport. A trent’anni dalla sua scomparsa, il ricordo di Senna è ancora vivo.