Il Rally di Sardegna è come le amichevoli di calcio che precedono la Coppa del mondo: un vero e proprio test match! Questo si deve alle temperature generalmente estive e alle sue speciali particolarmente polverose e impegnative, in particolare per gli pneumatici. E quest’anno ancora di più, visto che i temporali del primo giorno hanno aumentato esponenzialmente le difficoltà.
Continuando sulla linea della positiva prima uscita su terra in Portogallo, Stéphane Lefebvre ha preso il comando del WRC2 dalla prima speciale effettiva (PS 2). Per breve tempo ha poi ceduto il comando, ma il primo scratch sul Monte Baranta 1 (PS 5) gli ha permesso di tornare a meno di cinque secondi dal leader, e ha ripreso la testa della classifica dal secondo giro di venerdì (PS 6). Il pilota ufficiale di Citroën Racing ha consolidato il vantaggio, con due nuovi migliori tempi (PS 7 e PS 9), e ha concluso da leader la prima giornata, con 14’’ di vantaggio sul suo diretto inseguitore. Sabato, sotto un sole ritrovato, è partito bene per difendere con determinazione la posizione, quando l’auto ha subìto la rottura del triangolo della sospensione nella seconda crono del giorno, costringendolo al ritiro. Rientrato nel Rally 2 domenica, ha confermato di avere la stoffa del potenziale vincitore in questa prova, con un nuovo scratch, il quarto nel weekend, nella mischia dei contendenti al podio.
Questo dimostra che il primo successo di questo equipaggio e della loro C3 R5, è imminente.
Simone Tempestini, anche lui impegnato con il Marchio dopo aver vinto l’Ultimate Challenge 2017, si è ribaltato nella PS 6, mentre era al nono posto del WRC2, dopo essere stato sesto in questa categoria minore, ma altamente competitiva, del Mondiale Rally.