[VIDEO] Prova consumi Toyota Corolla Touring Sports Hybrid 2019

Abbiamo provato la nuova Toyota Corolla Touring Sports Hybrid, la station wagon, per capirne comportamento e consumi: ecco la prova video

Elegante, efficiente, piacevole da guidare: la nuova Toyota Corolla Hybrid è un’icona dell’era moderna. Il nome mancava da tempo e arriva per sostituire la Auris, aggiungendo un po’ di pepe alla ricetta. Tanto, a dire il vero, a giudicare dal motore da ben 180 CV.

Certo il nome Toyota Corolla richiama altri momenti della storia – quelli fatti dai rally, quelli delle livree colorate, quelli in cui le auto erano rumorose e si guidavano di traverso, almeno alle persone della mia età – la Generazione X, ma pace. Il mondo guarda avanti e questa macchina è proiettata al futuro: un futuro non necessariamente fatto da auto elettriche ma da auto intelligenti e questa ne è una rappresentazione.

Possiamo chiamarla “station wagon” ma il nome tecnico è Touring Sports e rappresenta la versione familiare della piccola Hatchback.

La nuova Toyota Corolla Hybrid è disponibile in due motorizzazioni entrambe Full Hybrid Electric: la prima, più classica e più pacata, è dotata di un propulsore 1.8 litri da 122 CV mentre la seconda, quella oggetto della nostra prova su strada, monta un potente 2.0 litri Hybrid Dynamic Force® che esprime in totale 180 CV (con un motore elettrico in grado di generare ben 80 kW di spinta).

Questa 12ª edizione di Toyota Corolla è di fatto è l’erede della Auris che perdiamo in termini di nomenclatura, appunto al posto di questa Corolla Hybrid (che vi ricordo nel mondo ha venduto qualcosa come 46 milioni di unità in 53 anni di carriera – facendola quindi una delle best seller della casa giapponese).

Com’è l’aspetto di questa nuova Toyota Corolla Hybrid?

Vi siete accorti del salto stilistico fatto dai giapponesi negli ultimi anni? A mio avviso il percorso intrapreso da qualche (penso per esempio Aygo, CHR, GT86 oppure SUPRA) punta a valorizzare maggiormente l’aspetto estetico di una marchio che a volte in passato è stato penalizzato da prodotti non troppo graditi al pubblico europeo.

In questa Toyota Corolla Hybrid hanno cercato di andare incontro non solo agli aspetti tecnici e funzionali, con un prodotto ben bilanciato, ma anche a quelli estetici realizzando appunto che, almeno per noi europei, la componente estetica è sicuramente una delle parti più rilevanti del processo di acquisto. L’auto in prova era di colore nero, ma è disponibile in ben 11 colorazioni diverse.

La vettura è caratterizzata da una nuova firma ottica molto proiettata verso la linea posteriore con un muso che ricorda due ali da pipistrello. In realtà a ben guardare si trova una specie di “X” e già era presente in alcune vetture presentate nel corso degli anni precedenti.

La vista laterale non presenta particolari elementi di carattere ma anzi lascia una linea sobria e pulita senza particolari fronzoli. Il posteriore bilancia l’anteriore con un aspetto a tratti simile e sicuramente caratteristico. Certo la versione Touring Sports non trasuda grinta, ma a immaginarla senza la lunga coda fa venire in mente un prodotto sportivo, oltre che indubbiamente ben bilanciato.

Come si guida questa Toyota Corolla Hybrid?

Innanzitutto va precisato che questa Toyota Corolla Hybrid poggia tutti i propri componenti sopra la piattaforma TNGA (Toyota New Global Architecture): una piattaforma che garantisce maggiore modularità ma soprattutto una guida più dinamica, proprio nello stile della vecchia Toyota Corolla e in netta contrapposizione con la vettura che c’era prima – ovvero la Auris. La versione precedente infatti doveva il suo grande successo alla qualità generale, all’ottimo rapporto tra contenuti e costi di esercizio ma oggettivamente era un passo indietro tanto in termini di innovazione stilistica quanto in termini di piacere di guida.

Con questa Toyota Corolla Hybrid a mio avviso vogliono evidenziare un cambiamento quindi la scelta di riprendere il nome è più che altro legata al fatto che in Giappone vogliono ricordare il grande piacere di guida (anche sportiva) che è in grado di trasmettere quest’auto.

Lo sterzo in effetti è molto diretto e nonostante la lunghezza della vettura si ha la percezione che questa Toyota Corolla Hybrid sia anche in grado di accettare una guida sportiva sebbene le dimensioni, la forma e anche la tipologia di motore richiedano una guida pacata. A conferma di questa sportività infatti troviamo un baricentro più basso di 10 mm, la sospensione Multilink al posteriore ed una scocca più resistente del 60% grazie all’adozione di acciaio ad alta resistenza nei punti chiave della vettura.

In realtà poi, oltre ad un baricentro più basso, troviamo anche un’altezza ridotta di 25 mm il che si traduce in termini di guida in una maggiore stabilità ed in termini estetici in una vettura dall’aspetto più sportivo.

Nella nostra prova ci siamo concentrati sui consumi, talmente contenuti da essere in imbarazzo di fronte al risultato finale. In un tratto di strada lungo 120 km abbiamo ottenuto, come risultato finale, oltre 27 km con un litro di carburante guidando lungo un percorso misto città, statale e autostrada. Certo non aspettatevi velocità da grido, ma del resto quando c’è traffico c’è poco da fare e poi… i limiti dal Codice della Strada spesso sono veramente bassi e noi a quelli ci siamo attenuti.

Gli interni della nuova Toyota Corolla Hybrid

Gli interni sono il tallone d’Achille di Toyota: certo hanno fatto un salto in avanti rispetto al passato, ma sono convinto che i giapponesi possano fare di più. Intendiamoci: non sono brutti o mal organizzati. Anzi.

Se penso a molte concorrenti mi rendo conto di quanto fumo negli occhi dei clienti gettino taluni costruttori – creando interni con mille fronzoli e display degni del salotto di casa – solo per nascondere evidenti mancanze tecniche o funzionali. Qui siamo ovviamente nel mondo del giusto bilanciamento tra sobrietà e rigore. Forse alcuni elementi stilistici, come i pulsanti a fianco del sistema di infotainment, potrebbero essere interpretati in chiave più moderna.

Il quadro strumenti contiene al suo interno un display da sette pollici, circondato da indicatori analogici per le principali funzioni di guida. La visibilità del quadro strumenti è buona e questo rientra esattamente all’interno della visuale del conducente. Per tutte le altre informazioni si trova il sistema HUD (Head-up Display) che per la prima volta nella vita apprezzo in quanto in grado di fornire tutte quelle informazioni che per un motivo o per l’altro non possono essere inserite all’interno del quadro strumenti.

Al centro della plancia si trova il nuovo display da otto pollici collegato al sistema multimediale. Il sistema offre una giusta combinazione tra elementi touch e pulsanti fisici. È in linea con le versioni precedenti e credo in generale che i giapponesi, come detto, puntino più sulla sostanza rispetto ad altre aziende che invece riempiono la macchina di tanti fronzoli tecnologici a mio avviso a volte per coprire poi un prodotto generalmente carente in molti altri punti.

Molto comoda è la funzione di ricarica induttiva presente nella parte centrale della vettura. Ci si deve fare un po’ l’abitudine perché le prime volte si tende a scontrare la mano con i pulsanti di riscaldamento del sedile posti proprio in corrispondenza dell’alloggiamento, per poi trovarsi con la seduta rovente.

In generale rispetto alla versione precedente (in questo senso faccio riferimento alla Auris) la percezione di salto in avanti è abbastanza evidente grazie anche ad una maggiore ricerca dei materiali e delle lavorazioni.

I motori (termico ed elettrico)

La nuova Toyota Corolla Hybrid si presenta sul mercato in due motorizzazioni tendenzialmente abbastanza simili in termini di cilindrata ma oggettivamente abbastanza differenti per quanto riguarda la potenza erogata. La prima versione 1.8 l sviluppa 122 CV e 142 Nm di coppia grazie al contributo di 53 kW provenienti dal motore elettrico ma noi abbiamo provato la versione più potente, quella da 180 CV e 190 Nm di coppia abbinata ad un propulsore elettrico in grado di sviluppare 80 kW.

In generale si fa guidare bene e personalmente ritengo che la guida ibrida debba essere necessariamente fatta da una andatura tranquilla, pena la perdita dei vantaggi offerti da questa tecnologia. Il motore è sicuramente generoso, permette di raggiungere i 100 km/h in 8,1 secondi per una velocità massima di 180 km/h. Si tratta di un motore parsimonioso, sobrio e destinato a sorpassi più che ad una guida sportiva – vista anche la velocità limitata che comunque eccede il limite consentito in Italia.

Il cambio è da sempre un po’ un argomento dibattuto quando si parla di Toyota perché le scelte tecnologiche fatte dai giapponesi li hanno portati a scartare la maggior parte delle soluzioni presenti sul mercato. In termini di proposte i giapponesi hanno scartato le soluzioni più classiche: il sistema con doppia frizione è sicuramente prestazionale ma purtroppo poco efficiente e avrebbe portato quindi ad una vettura eccessivamente esosa di carburante, così come il convertitore di coppia che offre in generale una buona efficienza ed una ottima resistenza ma è comunque pesante e poco incline all’integrazione con il sistema ibrido. A dirla tutta la soluzione adottata dai giapponesi rappresenta il perfetto mix tra prestazioni, efficienza e resistenza nel corso degli anni. In più permette di ottenere bassi consumi.

Si tratta di un cambio E-CVT che di fatto è il vero grande valore aggiunto di questa vettura e l’elemento distintivo che ha permesso a Toyota di raggiungere questi risultati in termini di consumi e quindi di emissioni.

Sento sempre parlare di “effetto scooter” ed in effetti questo fenomeno è innegabile ma facilmente evitabile guidando la vettura ad un regime di giri proporzionato alla guida ibrida.

Di nuovo all’interno di questa vettura c’è sicuramente il sistema di gestione del motore elettrico ovvero tutta la parte relativa al sistema ibrido che arriva oggi alla quarta generazione. Tra le novità più evidenti c’è il fatto che il motore è in grado di raggiungere i 120 km/h in modalità solo elettrica.

Minori consumi energetici sono dati da una migliore progettazione che ha portato per esempio ad avere una nuova struttura doppio asse per motore e generatore il cui scopo principale è quello di ridurre dimensioni, peso e perdite di potenza. In pratica di volta in volta viene aggiunto un tassello, un piccolo componente in grado di fare un passo in avanti verso consumi sempre più contenuti.

Sicurezza? Stiamo guidando una Toyota

Non penso ci voglia un ingegnere per sapere che Toyota è un’azienda da sempre molto attiva nell’ambito della sicurezza ed anche in questa Toyota Corolla Hybrid, che peraltro ha ricevuto cinque stelle nei test EURO NCAP, abbiamo un elenco di dotazioni molto elevate tra le quali spiccano il sistema di pre-collisione che arresta il vicolo in caso di impatto imminente in assenza di intervento del conducente – il sistema di rilevamento pedoni che frena ogni qualvolta si rischia di investire una persona – il sistema di avviso superamento di corsia, grazia al quale la vettura è in grado di correggere la propria traiettoria in caso di sbandate accidentali e (sempre per citarne uno tra i tanti) il sistema di riconoscimento automatico dei cartelli stradali. Non manca, ovviamente, il cruise control adattivo.

La versione Touring Sports parte da 24.200 euro e francamente mi permetto di consigliare questa vettura (anche in versione hatchback) a coloro i quali sono alla ricerca di una vettura moderna e sobria dai bassi consumi e che non vogliono infilarsi in quel ginepraio che è il mondo delle auto elettriche.

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