Su strada
Alcuni colleghi della stampa estera hanno avuto la fortuna e il piacere di testare in anteprima la nuova Audi A5 Cabrio nella sua versione più performante: la S5. L’interesse intorno a questa variante è particolarmente alto, per diversi motivi. Il primo è il motore: al posto del pesante V8 aspirato da oltre quattro litri e mezzo della S5 ‘chiusa’, la nuova versione cabrio impiega il 3.0 TFSI da 329 cavalli dell’Audi A4. Questo V6 turbocompresso è particolarmente leggero, ha consumi accettabili, e soprattutto pare adattarsi alla perfezione alla nuova convertibile dei quattro anelli. Seconda peculiarità di questa S5 Cabrio è la trazione integrale: nulla di nuovo direte voi, da che mondo è mondo le Audi “Sport” scaricano a terra le proprie copiose cavallerie su tutte e quattro le ruote. La novità è un nuovo differenziale a taratura sportiva, capace in curva di inviare più coppia alla ruota posteriore esterna. Il cambio è un S-Tronic a sette marce. Il celebre ‘doppia frizione’ del gruppo VAG si comporta egregiamente, tanto in modalità manuale quanto in quella automatica, con tanto di diverse logiche di funzionamento. La nuova S5 spinge forte sin dai bassi regimi, grazie agli alti valori di coppia del suo V6 turbo. La coppia massima erogata è infatti la stessa del precedente V8, espressa però a un più basso regime di rotazione. Motore, cambio e trasmissione lavorano insieme egregiamente: la nuova S5 si rivela molto efficace su strada, dove il nuovo differenziale invita a spingere in curve dove altre sportive non osano altro che un timido inserimento. Il ‘solito’, fulmineo S-Tronic trova in questo sette marce la sua migliore interpretazione: lubrificato a secco, più leggero, compatto, più veloce. Insomma, un piccolo capolavoro. Qualcuno storcerà il naso per l’assenza di un manuale, nemmeno in opzione: a quanto pare l’S-Tronic sette marce non lesina affatto emozioni, garantendo al contempo un buon comfort quando non si ‘spinge’. Vettura promossa a pieni voti, in sintesi.