Su strada
La Bmw ha presentato il nuovo roadster della rinascita in uno scenario suggestivo che solo la Sicilia sa offrire, nella Tonnara di Bonaria, con una tappa intermedia nel “paradiso” di Scodello. Sullo sfondo del mare azzurro, la Z4 ha creato un bell’effetto scenico col suo vano motore allungato, gli sbalzi corti, le linee marcate e i passaggi morbidi, e con i suoi i muscolosi passaruota posteriori. Due anime ben distinte: spider e coupé. Subito forte, allora, la tentazione di aprire il tettuccio e vedere da vicino l’”effetto che fa”: in 20” secondi si gusta lo spettacolo (è tutto automatico), il tetto scompare nel bagagliaio che può ospitare tranquillamente due valige (180 litri col roadster aperto, 310 litri col tetto chiuso). E lo spettacolo si replica nell’abitacolo, all’insegna del lusso e della sportività, dove appare chiaro che la signora Nadja Arnaout ha voluto “clonare” le linee della carrozzeria nel disegno della plancia e degli interni. Come un abito su misura, la BMW Z4 Roadster ruota verso il conducente la consolle centrale asimmetrica e la plancia degli strumenti con gli elementi di comando circolari che ricordano la leggendaria BMW Z8, trasmettendo al tatto – come tutte le superfici – l’assoluta sensazione di massimo pregio.
Con queste premesse, è venuto spontaneo metterci al volante della “variante” più sportiva, la 35i: oltre che nel design, la sua forza espressiva sta nel primo motore 6 cilindri in linea del mondo equipaggiato con Twin Turbo, iniezione diretta della benzina High Precision Injection e basamento in alluminio. Dall’aeroporto di Palermo, verso Partitico, Alcamo, Calatafimi e Castellamare del Golfo, per tetto solo il cielo e un mare di emozioni alla guida: accelerazioni e riprese da “bolidi”, una prontezza di risposta finora sconosciuta nei motori turbo grazie ai due turbocompressori che alimentano (tre a testa) i cilindri con aria compressa. Impeccabile anche il picco di coppia (400 Nm) tra i 1.330 e i 5.000 giri, impossibile (anche se fosse consentito sulle nostre strade) superare i 250 chilometri orari perché la velocità massima è limitata elettronicamente. Si può, invece, captare come lavorano i 306 cavalli che tirano, eccome, portando la Z4 da ferma a cento orari in soli 5”2 secondi.
Ma le Z4 v30i e 23i non sono da meno, almeno in fatto di emozioni, per prestazioni di guida e consumi (in media, rispettivamente, 8,5 litri di benzina per 100 chilometri), con emissioni di Co2 inferiori ai 200 g/km (rispettivamente 195 e 192) grazie al programma EfficientDinamics. Anche questo può vantare la Z4, simbolo di rinascita della roadster.