Seat Exeo ST – Test Drive. Leader in Spagna nonostante il crollo del mercato del 40%, la Seat è stata molto attiva in questo primo semestre con il lancio di sei nuovi modelli e chiuderà l’anno con un nuovo motore per l’Ibiza (per festeggiare il 25° anniversario della best seller spagnola), quattro nuove versioni e una small family car. Un fermento incoraggiante per la Seat, gratificato dalla prossima costruzione dell’Audi Q3 nello stabilimento spagnolo di Martorell e dalla posizione di leadership nel campionato mondiale WTC, sia come piloti che costruttori.
Ed è proprio da Martorell che esce pure l’Exeo ST, una vettura decisamente appropriata per gli amanti delle station wagon, molto capiente, assettata, confortevole e performante. Piace soprattutto la versione con il motore 2.0 TSI da 200 cavalli, superiore (con le dovute proporzioni) alla pariquota 2.0 TDI, la turbodiesel da 170 cv. Gli altri motori disponibili sono il Millesei benzina da 102 cavalli e il Duemila TDI da 143. Manca, come si può notare, una potenza intermedia tra i propulsori a benzina, rappresentata dal l’1.8 turbo da 150 cavalli, costruito dalla Casa iberica ma per ora non commercializzato nello Stivale. Un vero peccato.
Gli allestimenti dell’Exeo ST sono tre: Reference, Style e Sport e la Seat calcola di riuscire a sfondare in Italia soprattutto con la versione Style del 2.0 TDI CR DPF da 143 Cv. La ST ha praticamente la stessa lunghezza della berlina, 4,666 metri, un bagagliaio da 442 litri che possono raddoppiare a 882 con il ribaltamento dei sedili posteriori, ottenendo una superficie perfettamente piatta. Questo modello poi permette di caricare oggetti fino al tetto, aumentando considerevolmente il volume di carico, rispettivamente a 564 e 1.354 litri. E’ pure presente una copertura per il bagagliaio che permette di nascondere il contenuto da sguardi indiscreti.
Anche la ST come la berlina ha il sistema audio Bose, con 10 altoparlanti hi-fi che forniscono un suono d’alta qualità. Tra i nuovi elementi di spicco il sistema di estensione degli intervalli di manutenzione e l’indicatore della marcia consigliata che aumenta il comfort di marcia, riduce i consumi e le emissioni nocive. C’è pure il cristallo protettivo che sotto il sole riduce del 10% la temperatura (evita così il volante bollente) e uno scomparto termico.
Tutti i motori sono dotati di cambio manuale a 6 marce in attesa dell’arrivo dell’automatico/sequenziale Multitronic sul propulsore 2.0 TSI, previsto entro la fine dell’anno. Un’altra bella novità è rappresentata dal tetto a celle fotovoltaiche che, grazie all’enegia generata dalle radiazioni solari, permette di azionare la ventilazione anche a vettura ferma. Per il cambio automatico su tutti i modelli la Seat sta ancora lavorando, come pure facendo delle ricerche per la trazione integrale e per le versioni a basso consumo (Ecomotive).