Su strada
C’è l’imbarazzo nella scelta delle motorizzazioni: in Italia però i modelli più richiesti saranno i turbodiesel da 2 e da 3 litri, rispettivamente da 170 e 240 cavalli. Saranno sparuti gli ordini della versione da 2 litri a benzina da 211 cavalli: ed è un peccato perchè è forse quella più equilibrata. Dei Diesel Audi non si può dire che bene, anzi benissimo. Il propulsore è molto silenzioso, essendo un common rail, rotondo e possente nella potenza. Nei tratti in salita con curve insidiose che ci hanno obbligato a forti rallentamenti, la vettura è poi ripresa senza essere stati costretti a cambiare marcia. Lo sterzo è preciso e modulabile in base allo stile di guida del conducente. Oltre al cambio manuale a 6 marce con innesti corti e precisi, tipici delle vetture sportive, esiste anche il cambio automatico multitronic a variazione continua che brilla per il suo morbido funzionamento ma soprattutto per i suoi rapporti allungati per ottimizzare i consumi. Per uno stile di guida dinamico, questa trasmissione è dotata di un programma sportivo e di una modalità manuale. Infine, per le versioni più potenti della Sportback, è disponibile il cambio S tronic a 7 rapporti, una trasmissione altamente high-tech a doppia frizione che innesta i rapporti in pochi centesimi di secondo e in modo così confortevole da risultare quasi impercettibile al guidatore. Il conducente può usare l’S tronic in modalità automatica oppure manualmente anche servendosi delle alette al volante. Una chicca altamente tecnologica che non abbiamo avuto modo di accorgerci nel corso della prova è il recupero dell’energia. In fase di rilascio dell’acceleratore e di frenata, l’alternatore converte l’energia cinetica in energia elettrica che viene temporaneamente accumulata nella batteria. Quando poi la Sportback accelera nuovamente, la batteria restituisce questa energia, alleggerendo così l’alternatore che viene azionato dal motore e riducendo pertanto i consumi di carburante. Sempre in fatto di risparmio di consumi, anche su quest’ultimo modello dell’Audi, ma limitatamente alle versioni con cambio manuale, è presente un indicatore che consiglia al conducente la marcia da innestare per viaggiare in modo più efficiente e risparmioso. Nel corso della nostra prova ci siamo accorti di due elementi che non ci sono piaciuti: un fastidioso riflesso di una parte della plancia sul parabrezza e la mancanza quasi totale di visibilità posteriore durante le manovre di retromarcia. Per ovviare a quest’ultimo inconveniente ci vengono in soccorso i sensori di parcheggio; il riflesso invece ce lo dobbiamo sorbire così.
L’Audi A5 Sportback arriverà a settembre. Al lancio saranno disponibili due modelli a benzina, 2.0 Tfsi da 211 cavalli quattro, quindi a trazione integrale e 3.2 Fsi da 265 cavalli quattro; tre i turbodiesel: 2.0 Tdi da 170 cavalli a trazione anteriore, 2.7 Tdi da 190 a trazione anteriore e 3.0 Tdi da 240 cavalli quattro. Entro la fine dell’autunno arriveranno la 2.0 Tfsi da 180 cavalli a trazione anteriore, la 2.0 Tfsi da 211 cavalli a trazione anteriore, la 2.0 Tdi da 143 cavalli a trazione anteriore e la 2.0 Tdi da 170 cavalli quattro. La Sportback è offerta oltre che nella versione base, di per se molto ricca, anche nelle versioni Ambiente, orientata al comfort e Advanced, che punta alla tecnologia e alla sportività. Da rilevare che il modello da 2 litri turbodiesel con cambio manuale è equipaggiato con il dispositivo Start & Stop con l’arresto automatico del motore durante le soste brevi. E anche questo “aggeggio” serve per risparmiare carburante.