Decreto cicchetto dalla Nord. Oppure decreto grappino. Così è stato ribattezzato il curioso emendamento presentato in questi giorni, questa volta in Commissione Lavori Pubblici dalla Lega Nord ed approvato in Senato.
Si chiama così perché in alcune zone del nord, dove la maglietta della salute nulla può contro il gelo dell’inverno, gli abitanti rimediano con un bicchiere di grappa, detto appunto cicchetto. È una prassi comune.
Per il legislatore, il senatore leghista Gianpaolo Vallardi, non si può punire l’intenzione del cittadino di trovare un rimedio al freddo pungente col conseguente rischio di perdere anche il lavoro, con gravi conseguenze dal punto di vista sociale ed economico.
Così lo stato di ebbrezza durante la guida per motivi ambientali non comporterà la totale sospensione della patente e il guidatore, solo dopo aver riscontrato il parere favorevole del Prefetto, potrà avere tre ore di permesso al giorno per recarsi al lavoro. Questa deroga a tempo da una parte permetterà al lavoratore di non subire i danni dovuti al gelo ma dall’altra porterà un allungamento della sospensione della patente.
Il guidatore che verrà sorpreso con un tasso alcolico superiore ai limiti previsti dalla legge, avrà dieci giorni di tempo per presentare ricorso al prefetto che dovrà stabilire se la patente è stata ritirata per motivi gravi mentre l’automobilista potrà dimostrare di avere assoluto bisogno della macchina per raggiungere il luogo di lavoro, per trasportare parenti malati o per fare attività di volontariato per avere diritto alle tre ore giornaliere di permesso.
Quello che fa sorridere è il compito del prefetto che deve stabilire la gravità del motivo, che non dovrebbe essere messo in discussione.
Mentre siamo curiosi di vederci di fronte al primo caso di freddolosi d’agosto, più che un decreto di modifica del CdS, sembrerebbe un atto di difesa dell’identità culturale che maschera l’italica usanza di trovare l’inganno alla legge.
Voi come la mettete con questa nuova norma: favorevoli o contrari?