Volkswagen Touran – Test Drive. Dùsseldorf. La mano del nostro designer Walter Da Silva si vede subito nel restyling della monovolume media tedesca, sia nella parte anteriore che posteriore, alquanto modificate (per il 45 %) in questa nuova generazione di Touran. La vettura di Wolfsburg, di cui sono già state acquistate finora 1,13 milioni di unità, è la prima in Germania nel suo segmento e la quinta in Europa, e piace molto anche in Italia dove la si potrà ordinare da luglio e usarla da ottobre. Come dicevamo, l’immagine della carrozzeria è stata ridefinita secondo il nuovo Dna del design VW, con un frontale e un posteriore completamente nuovi.
Colpiscono particolarmente i nuovi gruppi ottici posteriori, composti da due elementi, e i fari di nuova concezione che offrono la possibilità di avere luci diurne con tecnologia LED e fari bixeno. Dal punto di vista tecnico abbiamo trovato sistemi innovativi come i nuovi abbaglianti permanenti (Dynamic Light Assist) e il nuovo Park Assist 2.0, che permette il parcheggio quasi automatico anche “a pettine”, oltre che in modo longitudinale, con uno standard di qualità davvero eccellente.
Ben sette le nuove motorizzazioni a benzina e gasolio (con potenze da 90 a 170 CV), più quella a metano (Erdgas), un Tsi EcoFuel 1.4 da 150 CV. Due le novità sostanziali: l’innovativo motore a benzina con cilindrata ridotta, il TSI 1.2 105 CV a iniezione diretta di benzina e sovralimentato, e l’adozione della BlueMotion Technology per il motore 1.6 TDI (105 CV). Il primo, al pari di un Turbodiesel TDI, sviluppa ben 175 Nm di coppia anche a un regime di poco superiore al minimo, consumando però nel ciclo combinato solo 6,4 l/100 km di carburante (con 149 g/km di CO2). Il secondo invece consuma solo (nel ciclo combinato) 4,6 l/100 km (ed emissioni di CO2 pari a 121 g/km). Con tali numeri questa vettura si aggiudica il miglior risultato nel segmento delle monovolume a 7 posti. Le altre cilindrate sono 1.4 per il benzina, 1.6 e 2.0 per il Diesel, con diverse cavallerie.
Si tratta, senza eccezioni, di motori sovralimentati a iniezione diretta che, in linea con la strategia di downsizing adottata dalla Casa di Wolfsburg, offrono riduzione di cilindrata, consumi ed emissioni del 27% in meno, a fronte di un evidente aumento della coppia. Tutte le nuove Touran rispettano la severa normativa sui gas di scarico Euro 5. I cambi abbinati a questi propulsori sono manuali a 6 marce o automatico/sequenziali, con palette al volante, tipo DSG a 6 o 7 rapporti.
Grande la versatilità con 7 posti (i due ultimi ben abitabili) e con i 3 sedili separati della seconda fila abbattibili e asportabili. Chi non volesse i due ultimi sedili (di serie in Italia) per maggiore spazio di carico, può ordinarli senza, con uno sconto intorno ai 400 euro.
Tre gli allestimenti di questa monovolume, a partire dal Trendline (che sostituisce il Conceptline precedente) con dotazioni di serie per niente da entry-level; si passa poi alla Comfortline con una veste ancora più esclusiva, e infine il top è rappresentato dalla Highline, davvero super. I prezzi non sono stati ancora stabiliti, ma i vertici Volkswagen ci hanno assicurato che saranno più o meno quelli della precedente generazione.