24 ore di Le Mans: trionfo Peugeot. I piloti che hanno reso possibile l’impresa Peugeot sono lo spagnolo Marc Genè, l’australiano David Brabham (figlio del campione di Formula 1 Jack Braham) e l’austriaco Alexander Wurtz, che ha preso il comando della gara a partire dalla sesta ora e non l’ha più ceduto. Peugeot ritorna a vincere quindi e non succedeva dal 1993, anno in cui il marchio leonino correva con la Peugeot 905 Evo 1C. L’altro agguerrito equipaggio, con la 908 HDi FAP n°8 era invece formato da soli francesi (Stephane Sarrazin, Franck Montagny, Sebastien Bourdais) e ha ottimamente difeso l’altro team dagli attacchi dell’unica Audi R15 rimasta e finita in terza posizione a ben sette giri dalla Peugeot vincitrice. Insomma, dopo le ultime due stagioni segnate da numerose delusioni, specialmente nelle Le Mans Series, Peugeot ha rialzato la testa ed è riuscita ad arrivare al meritato successo, posizionandosi in testa fin da subito. Appena dopo i primi giri infatti la 908 HDi FAO n°9 ha mantenuto la leadership fino alla fine, senza particolari problemi meccanici. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti di questa edizione della 24 ore di Le Mans:
“Sono contento di aver vinto ma questa è soprattutto la vittoria di Peugeot. Hanno fatto un lavoro incredibile, mettendoci a disposizione una vettura affidabile al 100%. E’ una squadra eccezionale e noi abbiamo portato a termine una corsa senza errori” ha dichiaralo David Brabham (908 HDi FAP N°9).
Marc Genè (908 HDi FAP N°9): “ Vincere una corsa come questa è stato il mio più grande successo sportivo, non avevo mai provato una sensazione così, negli ultimi giri prima del traguardo non riuscivo più a contenere l’emozione”.
Alexander Wurtz (908 HDi FAP N°9): “ Cos’è che ha fatto la differenza? Noi ci siamo occupati di condurre al meglio la vettura in gara, ma alle spalle avevamo un team ed una vettura straordinari. Che emozione vincere in Francia a bordo di una Peugeot”.
La classifica
1. Gené-Wurz-Brabham (Peugeot 908 HDi), 382 giri, alla media di 238,121 km/h
2. Sarrazin-Montagny-Bourdais (Peugeot 908 HDi) a 1 giro
3. Capello-Kristensen-McNish (Audi R15 TDI) a 6 giri
4. Charouz-Enge-Mucke (Lola Aston Martin) a 9 giri
5. Panis-Lapierre-Ayari (Oreca AIM) a 12 giri
6. Minassian-Lamy-Klien (Peugeot 908 HDi) a 13 giri
7. Karthikeyan-Lotterer-Zwolsman (Audi R10 TDI) a 13 giri
8. Tinseau-Jouanny-Barbosa (Pescarolo-Judd) a 14 giri
9. Albers-Bakkerrud-Mondini (Audi R10 TDI) a 22 giri
10. Ragues-Mailleux-Andre (Oreca-Judd) a 38 giri