Il Muraglione: partiamo subito con un grande classico, uno dei passi più amati da noi ma anche da moltissimi altri motociclisti. Nonostante le innumerevoli volte che ci siamo trovati a percorrerlo, (non sempre di proposito) in situazioni più o meno favorevoli, ad ogni visita il Muraglione ci lascia con una certa soddisfazione. È la strada che collega Forlì a Firenze, districandosi nell’appennino tosco-emiliano. Il passo prende questo nome perché diversi secoli fa venne eretto un imponente muro, volto a riparare i viandanti dal vento. La compagnia non manca quasi mai, a meno che decidiate di girarci durante la settimana e le strade sono tecniche e tortuose, il che impedisce ai fenomeni di lanciarsi a 240Km/h. Strada: SS 67
Giau: Più che un passo il Giau è una vera e propria leggenda, ha ospitato il Giro d’Italia ed è teatro di numerosi rally, ma soprattutto è una delle strade più amate dai motociclisti per passare un weekend bello spinto insieme alla prediletta. È la strada delle Dolomiti, in provincia di Belluno, che unisce strade incredibilmente panoramiche ad un misto in continua pendenza. Molto emozionante ma piuttosto breve, è ottimo se avete poco tempo o volete integrare questa strada con altre, per fare un lungo itinerario. Strada: SP 638
Bocca Serriola: altro pezzo forte delle escursioni motociclistiche è la Bocca Serriola, a metà tra la provincia di Pesaro e Urbino e quella di Perugia, regala paesaggi mozzafiato ed una strada tra le più belle in Italia. Purtroppo però, molti abusano della bellezza di questo passo per lanciarsi a velocità folli e, per quando sarete arrivati a Città di Castello, avrete perso il conto tra lapidi ai cigli della strada e mazzi di fiori sulle curve. Ma se amate davvero la moto, non è un buon motivo per evitare questo passo, uno dei più belli di sempre. Strada: SS 257
Passo dello Stelvio: “Non avrai altro passo all’infuori di me” è più o meno la frase con cui si può riassumere un giro sul passo che tutto il mondo delle due ruote ci invidia. La Mecca del motociclista è il Mugello in pista e lo Stelvio in strada, in pochi avrebbero da ridire. Ci si può arrivare da due versanti diversi, quello lombardo e quello altoatesino. Il primo è consigliabile da fare in salita, mentre il secondo in discesa, questo perchè i numerosi tornanti che si trovano dal lato del Bormio sono più accoglienti se affrontati in salita.
Il Coast to Coast: avete mai tagliato l’Italia in largo, partendo dalle terre marchigiane per arrivare nel Lazio? Questo ovviamente non è un passo, ma è uno degli itinerari a cui siamo più affezionati. Se partiamo dall’adriatico, ad altezza del pesarese per esempio, la nostra prima tappa sarà Fano, antica città romana, dalla quale potremo cominciare il nostro viaggio nell’entroterra: città d’arte come Urbino si raggiungono facilmente per poi tornare leggermente indietro e rimanere catturati dalla bellezza di luoghi come Cagli e Fondarca, passando per la Gola del Furlo ed Acqualagna, dove se la stagione lo permette è terra di tartufi. Proseguendo entreremo in Umbria e di conseguenza a Gubbio, e salutando gli Appennini arriveremmo ad un’altra città d’arte: Perugia. Qui una pausa è quasi d’ obbligo come, per gli amanti della ceramica, a Deruta qualche chilometro più avanti. Successivamente si prosegue fino a Terni, alle porte del Lazio, per poi scegliere se visitare Civitavecchia (dalla quale ci si può imbarcare per le isole) o fare un salto nella città eterna, col suo fascino intramontabile di capitale. L’itinerario, in entrambi i casi, è di circa 300Km.
Ovviamente non abbiamo ordinato le strade per gradimento, sarebbe davvero difficile visto che spesso dipende dall’asfalto, il traffico ed il meteo, così da rimanere sempre abbastanza soggettivo.