Perché compare un’auto alimentata a GPL? Ci sono dei buoni motivi? Noi oseremmo dire addirittura “ottimi”. Negli ultimi giorni abbiamo affrontato vari temi riguardanti questo tipo di alimentazione -in particolare sfatandone alcuni dei miti ancora oggi più resistenti.
Oggi vogliamo però andare ancor più nel pratico e snocciolare qualche buon motivo per il quale entrando in concessionaria dovremo chiedere di “lei”: di un’automobile a doppia alimentazione “benzina e GPL”.
Guardando la stragrande maggioranza dei listini dei brand auto che ospitano anche vetture a doppia alimentazione – la prima cosa che noteremo è che il prezzo della variante a gas non si allontana dalla versione tradizionale “mono – alimentata”.
Per quanto il GPL non possa considerarsi un vero e proprio carburante alternativo, in quanto si tratta sempre di un prodotto derivato dal solito petrolio – c’è comunque da dire che con un’auto così alimentata andremo ad inquinare meno. E questo potrebbe essere un ottimo motivo per tutti gli ambientalisti più incalliti.
Ebbene sì. Le automobile mosse dalla doppia alimentazione, benzina e GPL (ma ad onor di cronaca possiamo considerare anche le vetture che viaggiano a metano, elettriche o ibride ndr) non si fermano davanti nessun blocco del traffico. Molto dipende dalla singola ordinanza elevata da questo o quel Comune, ma in caso di blocchi del traffico dovuti a tassi di anidride carbonica troppo elevati nell’aria le auto a GPL possono muoversi senza alcun problema.
Lo stiamo mettendo per ultimo, ma di fatto è statisticamente il primo motivo che spinge un’automobilista ad acquistare una vettura a doppia alimentazione. Parliamo quindi del risparmio economico dovuto al prezzo del GPL decisamente più basso di quello della benzina. Un esempio pratico? Viaggiando con un’automobile dai consumi medi attorno ai 15 Km per litro – viaggiare da Roma a Milano ci costerà circa 50 Euro, mentre con un’auto a GPL possiamo scendere attorno ai 16-17 Euro…