Tra spinte verso l’elettrificazione, evoluzioni del design e nuove esigenze dei consumatori, i costruttori di auto sono chiamati a ridefinire le proprie strategie per rimanere competitivi. In tale contesto, Alfa Romeo si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia con il lancio delle nuove generazioni di Stelvio e Giulia, due modelli fondamentali per il futuro del Biscione.
L’annuncio di queste novità coincide con un importante cambio di rotta strategico. Se nel 2021 Stellantis aveva comunicato con grande enfasi l’intenzione di trasformare Alfa Romeo in un marchio completamente elettrico entro il 2027, oggi la visione appare più sfumata e pragmatica.
Il percorso di rinnovamento della gamma del brand di Arese seguirà tempistiche ben definite. Il nuovo Alfa Romeo Stelvio farà da apripista, con una presentazione ufficiale prevista nel corso del 2025.
Tuttavia, come confermato dal CEO Santo Ficili, i clienti dovranno pazientare fino al 2026 per poterlo acquistare e guidare. Un’attesa che si ripeterà anche per la nuova Alfa Romeo Giulia, i cui ordini dovrebbero aprirsi sempre nel 2026, verosimilmente nella seconda metà dell’anno.
Queste tempistiche allungate hanno alimentato speculazioni circa possibili difficoltà nello sviluppo, in particolare per quanto riguarda i sistemi software di bordo. Sebbene Ficili non abbia confermato esplicitamente tali voci, il dato di fatto è che lo sviluppo di piattaforme multienergia di nuova generazione richiede tempi tecnici considerevoli, soprattutto quando si tratta di integrare sistemi elettronici sempre più sofisticati con motorizzazioni diverse.
La strategia di lancio scaglionato permette comunque ad Alfa Romeo di mantenere alta l’attenzione del pubblico e degli appassionati per un periodo prolungato, creando aspettativa e interesse attorno ai nuovi modelli.
Il 2026 si profila così come l’anno della rinascita per lo storico marchio milanese, con due lanci ravvicinati che potrebbero segnare una svolta non solo tecnica ma anche commerciale.
Il cuore delle nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia sarà la piattaforma STLA Large, una delle quattro architetture modulari sviluppate da Stellantis per coprire tutti i segmenti di mercato. Non si tratta di una scelta casuale, ma di un elemento strategico che condizionerà profondamente le caratteristiche tecniche e le possibilità future dei due modelli.
Già utilizzata per la nuova Dodge Charger, la STLA Large si distingue per la sua natura multienergia, capace di ospitare sia propulsori completamente elettrici che sistemi ibridi. Una versatilità che permette al Biscione di mantenere aperte diverse opzioni di sviluppo, adattandosi alle esigenze dei differenti mercati e alle loro specifiche normative.
La produzione di entrambi i modelli avverrà nello stabilimento di Cassino, un segnale importante che ribadisce l’impegno del gruppo automobilistico italo-francese verso il mantenimento della produzione in Italia per un marchio dal forte valore iconico come Alfa Romeo.
La scelta di condividere la piattaforma con altri modelli del gruppo porta con sé vantaggi economici e produttivi evidenti, ma pone anche la sfida di preservare l’identità unica e distintiva che gli appassionati si aspettano da un’Alfa Romeo.
Le caratteristiche tecniche della STLA Large la rendono particolarmente adatta per veicoli premium di segmento D ed E, garantendo prestazioni elevate, comportamento dinamico raffinato e la possibilità di integrare le più recenti tecnologie in ambito di connettività e assistenza alla guida.
La novità più rilevante nella strategia Alfa Romeo riguarda senza dubbio la decisione di affiancare alle versioni elettriche anche motorizzazioni ibride. Una scelta che segna un netto cambio di rotta rispetto ai piani iniziali di elettrificazione totale annunciati nel 2021.
Questa evoluzione strategica nasce dalla necessità di rispondere alle diverse esigenze dei mercati globali e ai differenti ritmi con cui la transizione elettrica sta avvenendo nelle varie aree del mondo.
Per le versioni ibride, le indiscrezioni più interessanti riguardano il possibile utilizzo del motore biturbo Hurricane da 3 litri di Dodge. Si tratta di un propulsore a sei cilindri dalle prestazioni impressionanti, capace di erogare potenze comprese tra 420 e 550 CV con trazione integrale e una coppia che può raggiungere i 700 Nm.
Numeri che garantirebbero alle nuove Stelvio e Giulia prestazioni all’altezza della tradizione sportiva del marchio, soprattutto se abbinati a un sistema ibrido efficace nel ridurre consumi ed emissioni.
La scelta di questo motore appare particolarmente strategica per il mercato americano, dove il costruttore milanese punta a rafforzare la propria presenza e dove le normative sulle emissioni sono meno stringenti rispetto all’Europa.
La strategia dual power – elettrica in Europa, prevalentemente ibrida negli Stati Uniti – sarà un compromesso intelligente tra la necessità di guardare al futuro dell’elettrificazione e quella di non alienarsi clienti e mercati ancora legati ai motori termici.
Non è solo sotto il cofano che le nuove Alfa Romeo subiranno una trasformazione radicale. Anche il design esterno vedrà diversi cambiamenti, in particolare per l’Alfa Romeo Giulia 2027 che abbandonerà la classica impostazione da berlina sedan per abbracciare uno stile più vicino ai crossover.
Le indiscrezioni parlano di una possibile configurazione fastback che ne accentuerebbe il carattere sportivo e dinamico, seguendo una tendenza diffusa nel mercato verso carrozzerie dalle forme meno definite e più versatili.
L’Alfa Romeo Stelvio 2027, dal canto suo, enfatizzerà ulteriormente la sua natura di SUV con linee ancora più marcate e distintive. L’obiettivo è quello di rafforzare il carattere premium e sportivo del modello, differenziandolo in modo netto dalla concorrenza in un segmento affollato e altamente competitivo.
La tendenza verso l’ibridazione dei formati di carrozzeria – berlina che si avvicinano ai crossover, SUV con linee da coupé – risponde alla domanda di veicoli più versatili, capaci di combinare caratteristiche diverse e di adattarsi a molteplici utilizzi.
Al tempo stesso, gli elementi distintivi che hanno sempre caratterizzato il linguaggio stilistico Alfa Romeo rimarranno ben presenti. Lo scudetto triangolare, i fari affilati e le linee tese e muscolose continueranno a definire l’identità visiva del marchio.
Il lancio delle nuove generazioni di questi due importanti modelli sarà una sfida importante per Alfa Romeo, ma anche un’opportunità fondamentale per ridefinire il proprio posizionamento nel segmento premium. In un mercato automobilistico sempre più affollato e competitivo, la capacità di differenziarsi diventa essenziale per attrarre nuovi clienti senza alienare quelli storici.
Il mercato americano appare come uno degli obiettivi principali di questa strategia di rilancio. Gli Stati Uniti, con la loro predilezione per i motori potenti e le auto dalle prestazioni elevate, rappresentano un terreno fertile per il DNA sportivo del marchio di Arese.
La scelta di offrire motorizzazioni ibride performanti come il possibile Hurricane 3.0 va esattamente in questa direzione, puntando a conquistare una clientela esigente e disposta a premiare il carattere distintivo delle auto italiane.
La sfida più complessa sarà probabilmente quella di trovare il giusto bilanciamento tra l’identità storica del marchio – fatta di sportività, passione e un certo romanticismo meccanico – e le necessità di un mondo automobilistico sempre più orientato verso l’elettrificazione e la tecnologia digitale.
Il passaggio da una strategia di lancio che prevedeva solo modelli 100% elettrici a una più articolata, che mantiene un piede nel mondo dei motori termici attraverso l’ibridazione, potrebbe anche segnalare un approccio più pragmatico e meno dogmatico alla transizione energetica da parte di Stellantis.
Per Alfa Romeo, l’adozione della piattaforma STLA Large apre scenari interessanti anche per l’eventuale sviluppo di nuovi modelli oltre Stelvio 2027 e Giulia 2027. L’architettura modulare potrebbe infatti supportare l’espansione della gamma verso altri segmenti, rispondendo alla crescente richiesta di diversificazione dell’offerta che caratterizza il mercato premium.