C’è un premio che nel campo del design automotive non ha eguali in quanto ad autorevolezza e che rappresenta il riconoscimento più prestigioso possibile. Parliamo del Premio Compasso d’Oro ADI – che quest’anno è stato portato a casa dall’Alfa Romeo Giulia. Il desiderato riconoscimento è stato assegnato nel pittoresco Cortile della Rocchetta, all’interno del Castello Sforzesco in quel di Milano.
A farsi bella, insieme alla “premiata” Alfa Giulia erano presenti anche due esempi di come il design italiano sia oggi più vivo e attivo che mai – con la cugina, sempre Giulia, ma Quadrifoglio e la 4C Spider Italia – edizione speciale a tiratura rigorosamente limitata e realizzata in appena 108 pezzi rivolti ad altrettanti puristi del mondo del collezionismo. Il Compasso d’Oro è un premio che nasce alla metà degli Anni ’50 dello scorso secolo e dal 1954 l’ADI (l’Osservatorio permanente del Design), formato da designer, critici e giornalisti – elegge quella che rappresenta la miglior vettura, in fatto di stile e look.
A motivare la scelta, caduta sulla berlina della casa del Biscione – sono stati molteplici fattori. Si va dalle linee tese, pulite e armoniche della vettura, passando dalla forma che nel complesso regala una forte sensazione di dinamismo. Angoli e profili smussati che portano alla memoria di chi ha qualche capello bianco quelle che furono le prime generazioni di Alfa Giulia, in particolare nella versione Sprint.
Oggi, questa nuova Giulia, ma in generale gli ultimi esempi stilistici della casa del Gruppo FCA, Stelvio compresa ad esempio o la meno recente 4C – fanno rivivere quelle mitiche emozioni andate. Ma soprattutto compiono un piccolo miracolo: riescono a convincere anche quelli che di Alfa Romeo non ne hanno mai voluto sentir parlare!