Contrastare la guida in stato d’ebbrezza, grazie a nuovi etilometri che consentano un incremento dei controlli alcolemici sulle strade di Roma da parte della Polizia Municipale.
È questo il primo obiettivo della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale che si schiera al fianco del Comune di Roma per ridurre la mortalità sulle strade della Capitale.
Il progetto nasce all’interno del Protocollo d’Intesa firmato dal Comune di Roma e Fondazione ANIA per realizzare iniziative di collaborazione tra pubblico e privato finalizzate a debellare la grave emergenza degli incidenti stradali in città. I dati registrati a livello locale – 18.181 incidenti, 190 morti e 24.062 feriti nel 2008 – rivelano come, dal punto di vista della sicurezza stradale, per densità demografica, volume di traffico e bacino di utenza, Roma e hinterland siano le zone più a rischio del Paese.
Pertanto, proprio per contrastare questa che è una piaga sociale, la Fondazione ANIA, in accordo con il Comune di Roma, fornirà alla Polizia Municipale 20 nuovi etilometri professionali – 1 per ognuno dei 19 Municipi ed 1 al Gruppo Pronto Intervento Traffico (G.P.I.T) -, che andranno a raddoppiare il numero di quelli attualmente in dotazione e daranno alle pattuglie la possibilità di effettuare un numero maggiore di controlli alcolemici, specialmente durante le notti del fine settimana.
L’accordo prevede anche l’assegnazione alla Polizia Municipale di 60 nuovi precursori digitali – 2 per ciascun Municipio, eccetto il I Municipio (Centro Storico) che ne avrà 4, mentre ne saranno consegnati 20 al G.P.I.T – e 40.000 etilometri monouso – 1.000 per ciascun Municipio, eccetto il I Municipio che ne avrà 4.000, i restanti 18.000 al G.P.I.T – che consentiranno di determinare l’abuso di alcol da parte dei conducenti dei veicoli e di valutare più rapidamente se sottoporli al test con l’etilometro professionale.
La guida in stato di ebbrezza può essere definita una vera e propria piaga sociale essendo causa di un altissimo numero di incidenti.
Infatti, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il 30% dei sinistri in Italia avviene per guida in stato psicofisico alterato da alcol e droga. Gli episodi che vengono riportati ogni giorno sui quotidiani – anche nelle cronache romane – non fanno altro che avvalorare questa tesi.