Qualunque progetto intrapreso dall’azienda di Cupertino scatena la curiosità di appassionati e non. Ormai infatti, conoscere a grandi linee le specifiche dell’ultimo prodotto Apple fa più parte della cultura generale che del mondo della tecnologia.
Sono passati solo pochi giorni dalla presentazione alla stampa del nuovo iPhone 7 -ancora più iPhone di iPhone 6- ma la notizia è che il Progetto Titan, fondato dal marchio californiano per produrre la Apple Car, è sul punto di crollare. Nonostante i continui finanziamenti negli ultimi due anni il progetto faticava a decollare, ed il colosso statunitense non ci ha pensato troppo a lungo prima di invertire la rotta.
Gran parte dei progettisti legati alla vettura a guida autonoma sono stati licenziati. A riportare l’informazione è il New York Times, che aggiunge anche le frasi emblematiche del CEO di Apple Tim Cook “Ricordate da bambini, alla vigilia di natale, che non riuscivamo a dormire per l’eccitazione?” diceva all’inizio dell’anno nel tradizionale incontro con la stampa “ecco, abbiamo cose abbastanza interessanti per non farvi dormire per un po’”.
A quanto pare le cose non sono andate esattamente per il verso giusto. Il Progetto Titan ha coinvolto più di 1.000 dipendenti, in gran parte specialisti di settore necessari a creare un prodotto diverso ed innovativo. Il problema a quanto pare è stato competere, anzi surclassare, gli altri marchi in continua evoluzione sul fronte delle auto a guida autonoma. Parallelamente ad Apple infatti, i maggiori costruttori del panorama mondiale hanno cominciato a lavorare ad automobili a guida autonoma ed alimentazione elettrica con studi complessi e risultati più o meno segreti.
Il rivale di sempre, Google, ha lasciato fotografare più volte la piccola citycar durante i collaudi, mentre Tesla al momento offre un’assistenza alla guida che -a grandi linee- potrebbe definirsi autonoma. A quanto pare quindi Apple ha rinunciato a produrre la propria vettura, ma continuerà a lavorare sul software necessario per offrire la guida autonoma. Niente ruote, portiere e propulsori quindi, ma un cervello capace di pensare meglio di un umano alla guida. Potrebbe essere una scelta interessante, così come potrebbe esserci l’ennesimo cambio di strategia a riportare il marchio di Cupertino a produrre internamente la propria auto.