Aston Martin fa sul serio: la piccola Cygnet non è una provocazione. L’eccentrica microcar a quattro posti giungerà realmente sul mercato nel 2011. Ci sono però alcuni necessari distinguo da sottolineare: innanzi tutto la “raison d’etre” alla base del progetto Cygnet: abbassare la media delle emissioni nocive all’interno della gamma Aston Martin, al fine di assecondare future norme molto restrittive in materia in USA ed in Europa.
Detto questo, la strada intrapresa da Aston Martin è quella di preservare l’esclusività dei suoi prodotti: niente “Aston” da 50.000 Euro quindi. La casa ha preferito, invece di tarpare le ali ad una granturismo, introdurre in gamma una minuscola citycar dal cuore poco assetato di carburante e particolarmente modesta in quanto ad emissioni nocive rilasciate. Ricordiamo che la Cygnet è una Toyota iQ a tutti gli effetti: le iQ entrano già assemblate di tutto punto nello stabilimento di Gaydon, dove vengono sostituiti luci, paraurti anteriore e posteriore, minigonne, cerchi e scarico al fine di conferire un look conforme al blasone Aston Martin. Il motore è identico a quello d’origine, mentre gli interni sono pesantemente customizzati a suon di pellami pregiati, cromature luccicanti al fine di restituire un’atmosfera cara ai clienti della casa.
Più si avvicina la commercializzazione, più il prezzo della Cygnet pare lievitare: ora si parla di un range tra 30.000 e 50.000 sterline… tradotto in Euro si tratta di cifre sufficienti per un aBMW Z4 od una fiammante Porsche Cayman! La Cygnet sarà acquistabile solo da clienti Aston Martin già in possesso di una GT firmata dalla casa fondata da Lionel Martin Robert Bamford.