Signore e signori l’eleganza fatta sportività a quanto pare ha un nome ed è Aston Martin Vanquish Zagato Shooting Brake. Look allungato che fa presagire chissà quanto spazio all’interno, ma che però trae in inganno perché alla fine fine al suo interno possono sedersi solo due occupanti. Una sportiva vera e propria, ma diversa dal solito concetto che abbiamo delle auto “granturismo”. A far la differenza ci pensa la zona superiore del tetto, lunghissima e che si spinge fino al lunotto posteriore.
Il risultato che hanno regalato così i designer della casa britannica in collaborazione con gli italiani di Zagato è quello di una linea movimentata, quasi sfuggente – come fosse disegnata dal vento piuttosto che da un CAD grafico. E le prime immagini confermano proprio questo – abbiamo a che fare con un’auto dalle prestazioni per forza di cose destinate alla vita da sportiva autentica, ma che come impronta estetica si rivolge anche a chi vuole apparire, ma non troppo.
Certo, per farsi notare basta solo girare la chiave e accedere il motore. Già, perché sotto la lamiera della Aston Martin Vanquish Zagato Shooting Brake che verrà si nasconde un mastodontico motore benzina 12 cilindri a V da addirittura 600 CV di potenza.
Una partnership – quella tra la casa inglese e i milanesi di Zagato che con questa coupé tocca il quarto atto. Certo, parliamo sempre di automobili sportive esclusivamente da collezione, ma c’è
da dire come gli esperimenti nati usando come base la Vanquish S abbiano raccolto un discreto successo tra i ricchi appassionati. L’anno scorso abbiamo ammirato le varianti Coupé e convertibile Volante – per poi proseguire il viaggio con le Speedster e la Shooting Brake. Un poker di vetture realizzate in appena 99 esemplari (tranne la Speedster che ha toccato solo le 29 unità ndr), ma considerato il listino stellare e rigorosamente top secret – si tratta di un volume di produzione sicuramente giustificato. Altrimenti che auto da collezione sarebbero?