Il Salone di Monaco, in programma a Monaco di Baviera dal 7 al 12 settembre, è la sede scelta da Audi per presentare Grandsphere concept, seconda delle tre show car della serie “sphere” (dopo Skysphere già presentata e prima di Urbansphere che uscirà nel 2022), che interpreta la mobilità del futuro nel segmento di lusso.
Audi Grandsphere concept è una berlina-coupé 2+2: alle sedute anteriori si accompagna il divanetto biposto, corredato di schienale e fianchetti integrati nelle paratie della scocca. Reclinando i sedili anteriori di 40 gradi, i passeggeri godono in totale relax dell’offerta d’entertainment, mentre agendo sino a 60 gradi si ottiene una posizione di perfetto riposo. Il poggiatesta può essere adattato di 15 gradi. Nell’ambiente così ottenuto trovano posto le bocchette di ventilazione e i diffusori di fragranze. L’orientamento degli altoparlanti genera uno spazio d’ascolto personalizzato, senza impattare sulla tranquillità degli altri passeggeri. Tra le sedute anteriori, al di sotto di una console in metallo, è presente un vano bar refrigerato.
Il brand anticipa il design dei futuri modelli dei quattro anelli seguendo una strategia di sviluppo stilistico dall’interno verso l’esterno: definendo in primis le linee e le caratteristiche dello spazio attorno ai passeggeri, identificato come “sfera” delle loro esigenze, e solo in un secondo momento le forme della carrozzeria. Le porte di Audi grandsphere concept si aprono a libro. Data l’assenza del montante centrale, l’abitacolo si presenta sin da subito in tutta la propria ampiezza. La vettura identifica i passeggeri attraverso il riconoscimento della camminata (novità assoluta) e li accoglie mediante animazioni estese al display e alla luce d’ambiente.
L’accesso da parte del conducente e del passeggero anteriore è monitorato in tempo reale e i rispettivi sedili vengono adattati automaticamente personalizzando, ad esempio, climatizzazione e avvolgimento degli schienali. Il sistema d’infotainment riprende senza soluzione di continuità i servizi preferiti dai passeggeri. Il video in esecuzione sul tablet del passeggero anteriore continua a essere riprodotto mediante la superficie di visualizzazione dedicata di Audi Grandsphere concept. Al contempo, lato conducente, il display visualizza i messaggi in entrata durante l’accesso all’abitacolo.
Internamente, superfici decorative ed elementi funzionali sono caratterizzati da un andamento spiccatamente orizzontale delle linee. Volante e pedaliera a scomparsa, abbinati all’assenza del cruscotto come classicamente inteso, trasmettono una straordinaria sensazione di ampiezza. Sensazione ulteriormente sottolineata dalle grandi superfici vetrate, dal tetto trasparente e dalla geometria dei cristalli laterali: la sezione superiore è marcatamente angolata, così che il massimo sviluppo trasversale dell’abitacolo si collochi poco più in alto della linea degli occhi. Un accorgimento portato al debutto nel 2017 dalla futuristica concept Audi AI:CON e ora prossimo alla trasposizione nella produzione di serie.
Audi Grandsphere concept è basata sulla piattaforma nativa elettrica PPE (Premium Platform Electric), sviluppata in collaborazione con Porsche. Il pianale si avvale di un modulo batteria collocato tra gli assali, nel caso della show car dei quattro anelli con capacità di 120 kWh. Sfruttando l’ampiezza del pianale, Audi conferisce un layout piatto all’accumulatore ad alta tensione. Il generoso interasse e l’assenza degli ingombri del tunnel garantiscono all’abitacolo un’ampiezza sconosciuta a un modello tradizionale. La vettura è dotata di sistemi di guida autonoma di Livello 4.
La trazione integrale quattro è basata sulla presenza di due motori elettrici: uno in corrispondenza di ciascun assale. La potenza complessiva del powertrain è pari a 721 CV, mentre la coppia raggiunge i 960 Nm. Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in poco più di quattro secondi. La batteria è caratterizzata da una tensione nominale di 800 Volt che consente la ricarica in corrente continua (DC) con potenze sino a 270 kW. Un valore, quest’ultimo, che permette di avvicinare le tempistiche di rifornimento delle auto tradizionali. È infatti possibile assorbire in 10 minuti energia sufficiente per percorrere oltre 300 chilometri WLTP, mentre in meno di 25 minuti il livello di carica passa dal 5% all’80%. L’autonomia supera i 750 chilometri nel ciclo WLTP.