Audi Q2 1.6 TDI S Tronic Sport: prova su strada del crossover premium

È lei, la crossover più piccola della casa di Ingolstadt. A poco più di due anni dal debutto, Audi Q2 continua a riscuotere un grande successi tra il pubblico che è conquistato dalle linee futuristiche e da dotazioni di livello. L’abbiamo provata con il motore che è alla base della gamma turbodiesel, il 1.6 TDI da 116 CV, accoppiato al cambio S tronic.

“Untaggable”, dice la pubblicità: Audi Q2 si rifiuta di essere catalogata in una categoria, non vuole essere definita né per la destinazione d’uso né per il segmento di mercato a cui appartiene. D’altra parte le dimensioni (4,19 metri) la pongono al di sopra di una vettura compatta, sebbene risulti pratica e maneggevole nel traffico cittadino, così come l’abitabilità e gli allestimenti, che somigliano più a quelli di una berlina di livello medio-alto che a quelli di una piccola crossover.

Untaggable di nome e di fatto visto che si presta bene all’uso in ogni contesto nel quale la abbiamo messa alla prova nel nostro video: dalla città all’autostrada per finire poi in un tratto di montagna dove curve e salite ci hanno permesso di testare a fondo le doti dinamiche della vettura equipaggiata con il motore più piccolo a disposizione ma che si è rivelato prestante e pronto ad ogni richiesta.

In termini estetici Audi Q2 si è distinta fin dalla sua prima apparizione grazie alle forme squadrate, che prendono il via dalla griglia single frame con design ottagonale, e al montante posteriore spiovente che costituisce il suo marchio di fabbrica. Con i suoi cerchi sportivi, non appare particolarmente alta, anche perché non è una vettura concepita per un fuoristrada impegnativo anche se l’altezza da terra le permette di percorrere strade bianche senza problemi. Dentro si sta comodi sia seduti davanti che nell’ampio divano posteriore.

Gli interni della Audi Q2

Al primo impatto colpisce il design del volante dal taglio sportivo, ma ad attirare maggiormente l’attenzione è la ricchezza della strumentazione, con cruscotto digitale e uno schermo TFT da 12,3 pollici che sostituisce la strumentazione analogica, visualizzando navigatore, dati del veicolo come giri motore e velocità, stazione radio o sorgente media. Audi lo chiama “Virtual Cockpit” e rappresenta il fiore all’occhiello della tecnologia Audi.
Con questo prezioso strumento tutte le informazioni essenziali sono a portata di mano e lo sono in maniera ancora più immediata se si sceglie l’head-up display, che visualizza tutti i dati davanti agli occhi di chi guida.

Audi Q2 fa della connettività un altro punto di forza: grazie ad una SIM integrata è sempre connessa a servizi come Google Earth e Street View, oltre ad ospitare una rete per permettere anche i passeggeri di connettersi al wifi. Proprio questa connettività permette al sistema di infotainment di effettuare ricerche online per identificare tutte quelle destinazioni di cui conoscete per esempio il nome ma non l’indirizzo. Immaginate di conoscere il nome di un albergo ma non l’indirizzo: ecco che la ricerca online permette di raggiungere la destinazione attraverso una ricerca in Internet.

La stessa connettività interviene poi nell’ambito della navigazione che calcola i percorsi migliori sulla base dei dati del traffico in tempo reale.

Il sistema di navigazione usa poi Google Earth per proiettare una visione dall’alto della strada percorsa, esattamente come se stessimo usando il compuer.

Audi Q2 e la sicurezza

Dal punto di vista della sicurezza non manca proprio nulla e lo dimostrano anche le 5 stelle ottenute nei test Euro NCAP. La lista dei sistemi di assistenza alla guida è lunghissima: dall’Audi pre sense front, che sfrutta un radar per evitare la collisione frontale, ai vari avvisi sonori e visivi inviati al conducente.

Non mancano l’Adaptive Cruise Control che tiene in automatico la distanza dal veicolo che precede, l’Audi side assist, che avvisa tramite una sorgente luminosa a led sullo specchio retrovisore esterno dell’arrivo da dietro di altre auto, l’Audi active lane assist, che aiuta a mantenere la corsia di marcia, mentre il riconoscimento della segnaletica stradale avviene tramite una telecamera. Questa telecamera decodifica i segnali che poi vengono inviati al sistema Audi Virtual cockpit, sempre per avere tutto sotto controllo anche quando magari qualcosa sfugge al conducente.

L’assetto sportivo è particolarmente evidente nell’allestimento che abbiamo provato: Audi Q2 è poco soggetta a rollio e beccheggio e rapida nei cambi di direzione, grazie a uno sterzo preciso. Questo sterzo è progressivo ovvero varia il rapporto di sterzata in base alla velocità: in città – come nei parcheggi – si rende pratico e maneggevole per facilitare il conducente nelle manovre più impegnative. Al contrario in autostrada riduce il rapporto evitando che eventuali movimenti bruschi possano modificare eccessivamente la traiettoria della vettura.

Le sospensioni sono piuttosto rigide, considerata la destinazione anche urbana dell’auto: ciò dipende dallo schema adottato, che all’avantreno è il tradizionale McPherson, mentre dietro è ancora più semplice, a ruote interconnesse.

Come va il motore Diesel?

Non vi fate prendere dalle mode! Il motore 1.6 TDI da 1598 cc raggiunge la potenza massima di 116 CV, con la coppia a 250 Nm già disponibile ai bassi regimi. È progressivo nell’erogazione e silenzioso grazie all’attenzione posta dai progettisti nella riduzione degli attriti.

Rappresenta forse il fiore all’occhiello di questa configurazione “entry level” perché nell’ambito del test drive abbiamo tenuto valori di consumo nettamente inferiori a quelli dichiarati dalla casa, il che è forse inusuale perché spesso si rileva il contrario. Come potete vedere nel nostro video abbiamo percorso oltre 110 km di autostrada, a velocità da codice restando ben al disotto dei 4 litri per 100 km dichiarati dalla casa. Merito di un piede dolce ma soprattutto di un motore parsimonioso in termini di consumi ma generoso in termini di prestazioni, specie quando si agisce sul Drive Select.

Questo strumento agisce sull’elettronica modificando i parametri per renderli più compatibili con i diversi stili di guida. Auto, Confort, Individual o Dynamic. Quest’ultimo è il più sportivo di tutti e agisce su sterzo, cambio e riposta dell’acceleratore.

Il cambio S tronic doppia frizione a sette rapporti, grazie alla sua rapidità e dolcezza nei cambi marcia, sta diventando un must in casa Audi. All’occorrenza è gestibile manualmente con le levette al volante sia in modalità più economica, sia in quella S più sportiva. Per i più tradizionalisti è disponibile il cambio manuale a sei rapporti.

Audi Q2 2019 parte da 25.900 euro ma può essere allestita come una vera e propria ammiraglia.

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