Verso la fine dell’anno la vendita di veicoli a benzina e Diesel è cresciuta di quasi il 20%. Al contrario, quelle di auto a GPL e metano hanno vissuto un brusco calo, che ha coinvolto anche il mercato delle conversioni after market. Complice di questa tendenza poco ambientalista è certamente il prezzo dei carburanti tradizionali, ai minimi storici. Ma c’è altro?
Le auto a metano e GPL comportano dei pro e contro che non sempre vengono valutati nella loro integrità. Quindi, auto a metano o GPL? Scopriamolo insieme, assieme alla differenza tra metano e GPL.
«Ecco fatto il pieno. Sono 14 euro e 30 centesimi…». Una banconota da 20 euro basta abbondantemente per fare circa 400-450 km, questo rende il gpl molto attraente per categorie come quella dei neopatentati. Potere dell’energia pulita del metano, parente povero del gas di petrolio liquefatto, dunque, scelta quasi obbligata in questi tempi di stipendi magri e di saldi tribolati a fine mese.
Con questi costi oggi il tema dell’alimentazione a metano richiama qualche riflessione in più. A maggior ragione quando è accertato come il GPL riesce a stento a reggere ormai il confronto con i diesel dell’ultima generazione e a conti fatti non risulta più economicamente vantaggioso rispetto all’alimentazione a gasolio.
Il GPL del resto ha un potere calorico di molto inferiore alla benzina e ciò comporta un sensibile aumento dei consumi che si ripercuote negativamente sulla convenienza rispetto al diesel. Quindi, scartato il GPL come alternativa al gasolio, non rimane che rivolgerci alle macchine a metano per risparmiare. Il metano, però, è solo una risoluzione “parziale”, spiega la letteratura tecnica.
Trasformare un’auto a gas metano vuol dire soprattutto ridurne la capacità di carico e fare i conti con una rete di stazioni di rifornimento con qualche buco. Quindi il metano è un’opzione valida solo per chi non ha la necessità di caricare al limite la propria vettura e macina chilometri nei dintorni delle grandi città. Si aggiunga che il prezzo del metano al chilogrammo (circa 1 €) è molto più basso rispetto agli 1,4 € al litro della benzina ed agli 1,2 € al litro del gasolio.
Oltretutto, un litro di benzina equivale a poco meno di 700 grammi di metano, dunque il risparmio è ancora più elevato. Tutto questo mantenendo comunque un buon livello di autonomia, anche se le prestazioni nelle auto alimentate a metano sono leggermente inferiori. È bene sotto lineare, però, che questo problema è stato superato nelle nuove auto a metano di serie, mentre è più evidente nelle auto riconvertite.
A livello nazionale sono 2,8 milioni i mezzi alimentati a gas, di cui 833.668 a metano e 2.042.120 a GPL (su 37 milioni di veicoli circolanti), serviti da circa 1.050 distributori stradali di metano e 3.650 di GPL.
La valutazione non è chilometrica, certo percorrendo pochi km all’anno ci vorrà molto tempo per assorbire la differenza di costo iniziale con una normale vettura a benzina; il prezzo di un’auto a metano è, invece, concorrenziale con quello della stessa vettura a gasolio.
L’utente ideale dovrebbe percorrere abitualmente tratti di strada che non siano a più di 250 km dal distributore di metano più vicino per non incorrere nella commutazione a benzina fintanto che non si arriva ad un’area di servizio. Quindi è utile programmare a priori le soste e vedere bene dove sono ubicati i distributori a metano: in internet ci sono molti siti che danno informazioni precise su tutto ciò e sono scaricabili delle comode app per smartphone.
Bisogna ricordarsi che di notte non ci si può rifornire di metano per la mancanza di servizi self-service sulle 24 ore. L’auto a metano, oltre ad essere ecologica, consente un grande risparmio sul carburante. In media percorre circa 22 km con un chilogrammo di metano quando una vettura a benzina ne percorre 14 con un litro ed una a gasolio circa 20. Il metano appartiene inoltre alla rete del gas quindi non è soggetto a disagi da eventuale blocco degli autotrasportatori.
Il metano viene normalmente utilizzato in versione bifuel, quindi l’alimentazione prosegue a benzina qualora il gas fosse terminato. Si ricorda a coloro che hanno uno stile di guida sportivo di non scegliere un’auto a metano: sarebbe destinata ad usura precoce delle valvole della testa e non dà lo stesso divertimento di una vettura a benzina. I costi di manutenzione delle auto a metano sono generalmente più bassi rispetto alle macchine a GPL, benzina o diesel.
Questo è dovuto alla quasi completa assenza di depositi nella camera di scoppio e all’assenza di condensazione di carburante a motore freddo. Ciò si traduce in minore degrado delle caratteristiche lubrificanti dell’olio motore, con conseguente prolungamento della durata del motore stesso. Aumento della durata d’esercizio delle candele di accensione e minori incrostazioni.
Bisogna utilizzare i motori a metano con la giusta cura senza “strappare” o tirarli troppo per evitare nel tempo riduzioni di potenza.
Per la revisione periodica, le auto a metano devono sottoporsi al controllo dopo i primi 4 anni dall’immatricolazione e successivamente ogni 2 come tutte le altre. I serbatoi di metano, le bombole, devono essere revisionati ogni quattro anni. Un consiglio che diamo a tutti i nostri lettori: se siete indecisi sull’acquisto di una vettura a metano richiedete un test drive alle concessionarie. Valuterete poi l’acquisto in base alle vostre sensazioni di guida.