Quando l’autovelox non è abbastanza… ecco che arriva “l’autorumox“: per quanto il nome sia bizzarro, esiste in Francia un nuovo dispositivo che è già in fase di sperimentazione da tre anni e che dal 2023 entrerà ufficialmente nel Codice della Strada, in grado di rilevare il livello di rumore (in decibel) delle vetture nel suo raggio d’azione. Si tratta di un vero e proprio radar con tanto di sensori, capaci addirittura di rilevare l’utilizzo non consono del clacson oppure il volume troppo alto dell’autoradio.
Proprio per questi motivi durante la sperimentazione diversi cittadini francesi nella regione della città di Parigi si sono già visti recapitare a casa multe piuttosto salate nell’ordine dei 135 Euro, esprimendo il loro dissenso nei confronti del nuovo dispositivo. Il Sindaco, a tal proposito, ha risposto che studi recenti confermano che l’inquinamento acustico riduce l’aspettativa di vita ed espone al rischio di contrarre patologie gravi come il Morbo di Alzheimer – soprattutto se esposti in luoghi affollati e rumorosi.
Insomma, il nuovo Autorumox sembra destinato a far discutere. Ma mentre in Francia entrerà ufficialmente in vigore dall’anno prossimo, in Italia esiste solamente la Legge Quadro n. 447 del 26 ottobre 1995 a porre rimedio al problema in questione, prevedendo degli specifici limiti ai decibel che si possono propagare in ambito urbano. La difficoltà, in questo caso, è però quella di rilevare correttamente i trasgressori…