BMW iX5 Hydrogen prova su strada e prestazioni del SUV Fuel Cell

Ci siamo. Quasi. Ma molto quasi. Ci vorranno ancora 4 o 5 anni prima di vedere circolare in Italia una quantità consistente di vetture a idrogeno, in quanto – come successe anni fa con la trazione elettrica – mancano le infrastrutture di rifornimento e un nuovo concetto automotive da assimilare da parte di una maggioranza di automobilisti, difficilmente disposti a viaggiare con 6 kg di idrogeno altamente compresso sotto il sedere. Ma tant’è, la tecnologia avanza e cerca sempre nuovi prodotti da immettere nel power train per arrivare a scrollarsi di dosso gasoli e benzine inquinanti. Per arrivare a quel Zero Emission giudicato un’utopia proprio non molti anni fa.

BMW iX5 Hydrogen – il progresso non si ferma

E invece il progresso non si ferma e, come altri marchi automobilistici all’avanguardia, BMW si è messa di buzzo buono alla fine del precedente decennio e ora, dopo ben quattro anni di test intensivi (in Germania, a Dubai, sulle Dolomiti, per citare solo alcuni luoghi di prova) ha posto in circolazione una piccola flotta di un centinaio di prototipi da far testare ad addetti ai lavori e giornalisti, per dimostrare la bontà del progetto, del prodotto e comunicare che, prima o poi, arriveranno anche le vetture di serie.

Così INFOMOTORI è andata a Mogliano Veneto dove BMW Italia ha creato un hub ottimale per testare quattro belle BMW iX5 Hydrogen bianche con livrea dedicata all’idrogeno, vista la vicinanza con una delle due stazioni EniLive di ricarica d’idrogeno attualmente presenti sul suolo tricolore.

BMW iX5 Hydrogen

Rifornimenti

Dopo la prima installata sette anni fa a Bolzano, è sorta da poco la seconda a Mestre, una mega stazione di rifornimento completa al 100%, dove si può fare scorta di benzina, gasolio, Gpl, elettricità e da qualche mese anche di idrogeno. A fare i primi rifornimenti di quest’ultimo per ora sono sono i 4 autobus in dotazione all’azienda trasporti veneziana e una manciata d’auto date in comodato d’uso all’amministrazione comunale, che ha messo in opera un contratto di fornitura con l’Eni. Per ora non è ancora attivo un servizio a pagamento diretto alla pompa, presidiata da un addetto per i dovuti controlli prima dell’immissione dell’idrogeno nel serbatoio.

Il pieno in soli 3 minuti

E il bello arriva proprio adesso, dal momento che per fare un pieno di idrogeno si impiegano soltanto 3 o al massimo 4 minuti, mentre per arrivare all’80% di carica di una vettura elettrica ci vuole quasi una mezzora, con la carica fast, quella superveloce. Questo fattore fa davvero la differenza in quanto non ci sono tempi morti d’attesa e non fai nemmeno in tempo a prenderti un caffè al bar che sei nuovamente con un’autonomia davvero ragguardevole. In sostanza il prototipo BMW è un veicolo elettrico a tutti gli effetti, che per ricaricare le batterie usa l’idrogeno al posto della corrente elettrica, con il vantaggio non solo del tempo di ricarica, ma anche dei costi di rifornimento.

Stazioni di ricarica

A oggi in tutto il mondo non sono più di 20 mila i veicoli alimentati a idrogeno, di cui il 10% in Europa e solo una settantina in Italia. Oltre a quelli in provincia di Bolzano e zone limitrofe e quelli già detti nel territorio veneziano (grazie alle due stazioni di ricarica in loco), l’amministrazione comunale del capoluogo veneto ha già ordinato altri cento autobus, che arriveranno a destinazione entro il 2026. Una flotta non indifferente quindi per un risparmio energetico, ma soprattutto per una migliore qualità dell’aria in una zona come Mestre e Marghera ad alta densità industriale. E per l’appunto è già in progettazione da parte dell’Eni di una seconda stazione di ricarica, per poter far fronte a regime a rifornimenti così cospicui.
“L’idrogeno – ha detto Oliver Zipse, numero 1 di BMW – è una fonte energetica versatile che ha un ruolo chiave nel processo di transizione energetica e quindi nella protezione del clima. E’ uno dei modi più efficienti per immagazzinare e trasportare le energie rinnovabili. Quindi un potenziale tutto da sfruttare per accelerare la trasformazione del settore della mobilità e consentire un impatto climatico zero in tutto il mondo”.

BMW iX5 Hydrogen

Come funzionano le celle?

Il BMW Group produce sistemi di celle a combustibile altamente efficienti, che generano un’elevata potenza continua di 125 kW, equivalenti a 170CV. Nella cella a combustibile avviene una reazione chimica tra l’idrogeno gassoso dei serbatoi e l’ossigeno dell’aria. La BMW acquista le singole celle dalla Toyota e sono già dieci anni che collaborano assieme allo sviluppo di tali sistemi di propulsione. Le celle vengono prima assemblate in una pila, quindi il successivo step prevede il montaggio di tutti gli altri componenti per produrre il sistema completo. Durante questa fase vengono montati pure il compressore, l’anodo e il catodo e la pompa del liquido di raffreddamento ad alta tensione.

I motori

In combinazione con l’unità di propulsione altamente integrata che utilizza la tecnologia BMW eDrive di quinta generazione – il motore elettrico, la trasmissione e l’elettronica di potenza sono raggruppati assieme in un alloggiamento compatto sull’asse posteriore – e una batteria agli ioni di litio appositamente sviluppata, il propulsore trasmette sulla strada una potenza massima di 295 kW, pari a 401 CV. Nelle fasi di rilascio e frenata il motore funziona anche da generatore, reimmettendo energia in una batteria di alimentazione. La trazione è posteriore.
L’idrogeno necessario per alimentare la cella a combustibile viene immagazzinato in due serbatoi da 700 bar, realizzati in plastica rinforzata con fibra di carbonio. Contengono assieme quasi 6 kg di idrogeno gassoso – 3-4′ di refuelling – che procurano un’autonomia di 504 km nel ciclo Wltp. L’accelerazione del sistema da 0 a 100 è di 6″, la velocità massima supera i 180kmh. Il consumo è inferiore a 1,2 kg di idrogeno ogni 100 km.

Quando andrà in produzione la BMW iX5 Hydrogen farà parte dei FCEV, i Fuel Cell Electric Vehicle e diventerà un ulteriore pilastro per la mobilità locale priva di CO2. Intanto l’Eni ha già in progetto la terza stazione di ricarica in Italia per l’idrogeno, che prenderà forma a San Donato Milanese, in una zona altamente industrializzata e vicina alla sede secondaria dell’Eni stessa e quella principale della BMW Italia. Dopo il rifornimento a Mestre abbiamo testato la iX5 Hydrogen lungo la Strada Romea fino a Chioggia, una rotabile altamente trafficata anche di mezzi pesanti che ha messo in risalto lo spunto elettrico della vettura in prova, per operare – appena possibile – dei rapidissimi sorpassi in quei pochi tratti permessi dai limiti e dai numerosissimi autovelox. Basta schiacciare l’acceleratore e BMW iX5 Hydrogen schizza che è un piacere, levandoti di torno filotti di auto e camion che procedevano a velocità soporifera. E al rientro dai sorpassi, con il rilascio dell’acceleratore, la batteria si ricaricava che era un piacere. Su un percorso di 65 km l’autonomia è scesa solo di 41, come si può rilevare nelle foto del cruscotto.

La iX5 a idrogeno non è solo altamente performante, ma possiede anche un perfetto handling. Favolosi anche i cerchi ruota da 22″, come pure i pneumatici Pirelli P Zero da 315/30, che offrono una tenuta di strada davvero invidiabile.

BMW iX5 Hydrogen

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