Le tecnologie sostenibili per l’industria dell’automotive rappresentano la strada da seguire per un futuro più eco-friendly a sostegno dell’ambiente. Elettrico, ibrido e idrogeno “Fuel Cell”: queste sono le soluzioni principali a cui fare riferimento e BMW le conosce bene, al punto da proporre un progetto innovativo nell’ottica del piano britannico indetto dall’Advanced Propulsion Centre – quest’ultimo voluto per sostenere i vantaggi dell’elettrificazione e risolvere i possibili problemi durante la transizione dal mondo a combustione.
Il suo nome è UK-BEV ed è incentrato su una batteria di ultima generazione, che secondo i piani di BMW garantirà un’autonomia pari a quella solitamente messa in campo dalle tradizionali autovetture a benzina e diesel. Gli obiettivi? Concordi con quelli del piano dell’APC, vale a dire eliminare 32 milioni di tonnellate di anidride carbonica, creare fiducia nelle possibilità dell’universo a zero emissioni e mantenere gli stessi livelli di occupazione all’interno delle fabbriche produttive.
Con questa proposta la Casa dell’Elica si è aggiudicata il secondo posto tra coloro che hanno aderito all’iniziativa, ottenendo un finanziamento per il proprio progetto pari a 26,2 milioni di sterline. Davanti a lei si è piazzata l’azienda israeliana REE con il suo progetto REEcorner, che prevede la realizzazione di una nuova piattaforma modulare che comprenda telaio, sterzo, freni, sospensioni e powertrain di una vettura a batterie, mentre il terzo posto è stato conquistato dall’americana Cummins, che invece proporrà il motore a idrogeno Brunel destinato al settore dei trasporti pesanti.