Con la sigla M3 viene identificata la versione sportiva di BMW Serie 3, prodotta a partire dal 1986. La prima serie nasce negli anni in cui BMW gareggia nel DTM e in altri campionati turismo, quando la casa tedesca,
sulla scia di quanto già fatto da Mercedes-Benz, decide di produrre una versione stradale della vettura omologata per le corse. Nasce così BMW M3 E30, presentata nel 1985 e caratterizzata da una carrozzeria modificata con spoiler ed appendici aerodinamiche. Quattro anni dopo ne viene realizzata la versione cabrio, che si afferma come un punto di riferimento per le prestazioni in questo segmento. Nel 1993 arriva la seconda serie (E36), molto più sobria nell’estetica ma comunque molto potente, seguita nel 2000 dalla terza serie (E46), che si avvale dal punto di vista tecnico dell’esperienza maturata in Formula 1. La quarta generazione (2007) è disponibile nelle versioni coupé, cabriolet e berlina e ottiene buoni risultati nelle corse.
La quinta serie (dal 2014), prevista unicamente in configurazione berlina a 4 porte, adotta per la prima volta un motore sovralimentato e viene aggiornata nel 2017.
Rispetto alle precedenti generazioni, molto sobrie nel look, l’attuale BMW M3 mostra un aspetto muscoloso che vuole comunicare attraverso la carrozzeria la potenza del motore. Le superfici tese, i parafanghi larghi ulteriormente evidenziati dalle “branchie” laterali, il cofano bombato, ma soprattutto la presa d’aria frontale di grandi dimensioni sono i segni distintivi del modello, che accoglie un motore 6 cilindri dalla grande potenza che, grazie ai controlli elettronici, si adatta a stili di guida differenti. L’abitacolo è degno di una sportiva, con sedili in pelle liscia e tessuto o Alcantara, che offrono anche la possibilità di regolare gli schienali anche in larghezza. Anche se la plancia ha uno stile severo, la dotazione di serie è molto ricca e comprende l’assetto
sportivo “M”.
BMW M3 è una vettura dalla doppia personalità: grazie al motore potente e all’assetto studiato, il piacere di guida è garantito anche in pista, ma la presenza di una serie di aiuti elettronici assicura che sia facile da
guidare anche per chi non è un pilota.