Enzo Ferrari fonda la Scuderia Ferrari, che è tuttora il reparto corse della casa, nel 1929 a Modena, dapprima come divisione sportiva di Alfa Romeo, poi iniziando a progettare e gestire le vetture da corsa. Dopo aver lasciato questo incarico, nel 1939 Ferrari fonda, sempre a Modena, l’Auto Avio Costruzioni. Non può usare il proprio nome a causa di un vincolo contrattuale con l’Alfa Romeo valido fino al 1944. La prima auto costruita nel 1940 dalla nuova azienda è la Auto Avio Costruzioni 815, prodotta in due soli esemplari. Durante la guerra l’attività viene rivolta alla costruzione di componenti per aerei militari e nel 1943 la sede viene spostata a Maranello, dove nel 1947 Enzo Ferrari può finalmente fondare il marchio che porta il suo nome e dedicarsi alle corse. Già nel 1955 il Gruppo Fiat finanzia per cinque anni lo sviluppo della Scuderia e il suo impegno in Formula 1. Nonostante i risultati sportivi, l’azienda è in crisi in seguito all’abolizione delle corse su strada decretata dopo la tragedia della Mille Miglia del 1957. Dopo la trattativa fallita con Ford, Fiat interviene nel 1965 avviando una collaborazione per costruire motori sportivi sotto il marchio Dino. Quattro anni dopo la casa di Maranello entra a far parte del Gruppo torinese. Luca Cordero di Montezemolo è il presidente dal 1991 al 2006, anno in cui una percentuale viene venduta a una società finanziaria degli Emirati Arabi. Dopo il riacquisto di queste quote, nel 2016 Ferrari si scorpora dal gruppo Fiat per quotarsi in Borsa.
Non è qui il luogo per ricordare tutti i titoli vinti dalla casa del Cavallino in ogni tipo di corsa e campionato, ma il fatto che le corse siano così presenti nel suo DNA basterebbe da solo a giustificarne la fama. Basti pensare che nel 2013 e 2014 il marchio è stato riconosciuto e premiato da un sito web di finanza come “il più influente al mondo”. Le Ferrari sono celebri per la loro esclusività, ecco perché l’azienda ha deciso di limitare la produzione per mantenere questa caratteristica. Particolarmente votate alle architetture 8 e 12 cilindri a V per i propri motori, le “Rosse” spiccano per la loro raffinatezza e qualità costruttiva, dopo essersi affermate in Europa a partire dagli anni Cinquanta grazie anche alla firma di designer e carrozzieri geniali come Pininfarina, Sergio Scaglietti, Nuccio Bertone e Alfredo Vignale. I modelli attuali possono contare sul top della tecnologia e dell’elettronica, sul know-how sportivo derivato dalla Formula 1 e su infinite possibilità di personalizzazione, che arrivano fino alla scelta del colore delle cuciture.
Impossibile citare tutti i modelli che hanno fatto la storia Ferrari, o anche solo i più importanti. Per questo, qui ci limiteremo a nominare quelli attualmente presenti nella gamma. Con il più piccolo motore 8 cilindri viene proposta Ferrari Portofino, una raffinata coupé-cabriolet 2+2 dotata di tetto rigido in alluminio. Ferrari 488 è invece una berlinetta a due posti erede di Ferrari 458 Italia e caratterizzata da un’aerodinamica di tipo attivo che garantisce prestazioni da supercar; il modello è accompagnato dalla versione convertibile Ferrari 488 Spider, che di fatto è un coupé con la capote rigida. A ospitare il potente 12 cilindri ci pensano altri due modelli: Ferrari GTC4 Lusso, coupé a due porte e quattro posti dalle finiture corsaiole, ma soprattutto Ferrari 812 Superfast, la Ferrari di serie più potente di tutti i tempi, con un design aerodinamico ispirato alla Formula 1 ma una tecnologia che la rende guidabile nell’impiego quotidiano.