Maserati

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STORIA DEL BRAND

La storia del marchio del Tridente inizia nel 1914 quando i tre fratelli Maserati (Alfieri, Ernesto ed Ettore) fondano a Bologna un’officina che si occupa di elaborazione di motori. I fratelli sono impegnati anche nelle competizioni e nel 1922 rilevano l’attività sportiva del marchio torinese Diatto. La prima Maserati si chiama Tipo 26 (1926) ed è l’evoluzione di una Diatto. Gli anni Trenta sono gli anni delle prime vittorie di Giuseppe Campari e Tazio Nuvolari.
Nel 1937 Maserati è acquistata dal modenese Adolfo Orsi, che trasferisce l’azienda a Modena. La prima vettura non da corsa si chiama A6 GCS (1947) ed è l’ultima progettata dai fratelli Maserati. Nel 1953 la squadra corse ingaggia Juan Manuel Fangio per correre in Formula 1 e si aggiudica due titoli (1954 e 1957). Il 1957 è anche l’anno della svolta, con la produzione in serie di Maserati 3500GT. Negli anni Sessanta debuttano Maserati Mistral e Quattroporte, all’epoca la berlina più veloce del mondo, e Ghibli, disegnata da Giugiaro. Alla fine del decennio inizia l’era Citroën ma la crisi non è finita. È l’imprenditore Alejandro de Tomaso alla fine degli anni Settanta a risanare i debiti della società e a investire su modelli come Maserati Biturbo (1981), che ottiene un grande successo. Nel 1993 Maserati passa al gruppo Fiat e, quattro anni dopo, a Ferrari per ritornare nuovamente a Fiat nel 2015.

CARATTERISTICHE DISTINTIVE

Tratto distintivo della casa modenese, comune oggi a tutti i modelli Maserati, è il marchio con il tridente al centro dell’imponente presa d’aria frontale con la grigliatura concava, le tre feritoie collocate sopra il passaruota anteriore e il montante posteriore triangolare contenente il marchio della casa. A partire dagli anni di proprietà Ferrari, Maserati ha saputo mantenere le caratteristiche delle grandi berline di lusso ma le ha orientate sempre più verso il lato sportivo, senza tuttavia tralasciare il lusso e il comfort di marcia. Le linee di tutti i modelli oggi in produzione sono filanti e levigate ma non dimenticano nemmeno per un istante il DNA sportivo della casa. Anche gli interni mostrano un carattere sportivo, con linee nette, quasi architettoniche, superfici pulite ma fluide e avvolgenti, realizzate in materiali di pregio (pelle, legno, fibra di carbonio) che vogliono mostrare il meglio dell’artigianalità “made in Italy” e allo stesso tempo garantire un isolamento acustico e un comfort notevoli, soprattutto se consideriamo che si tratta di vetture sportive.

MODELLI ICONICI

Nella gamma Maserati sono ancora presenti due nomi importanti che si rifanno a modelli del passato, quelli delle berline Maserati Quattroporte e Maserati Ghibli. Quattroporte è l’ammiraglia sportiva della casa e prende il nome dal modello del 1963, al quale sono seguite diverse serie fino al rinnovamento del 2003 e all’attuale versione, in produzione dal 2013. Maserati Ghibli mantiene solo il nome e l’impostazione del modello del 1967, ma sfoggia una linea quasi da coupé grazie a un sbalzo posteriore contenuto e all’abitacolo arretrato, risultando molto più aggressiva della sorella maggiore Quattroporte. La più sportiva è però Maserati Granturismo, coupé di lusso disegnata da Pininfarina nel 2007, declinata successivamente anche nella versione scoperta Maserati Grancabrio ed equipaggiata con un motore 8 cilindri di origine Ferrari. La gamma è completata da Maserati Levante, primo SUV del marchio, che grazie ad un aspetto elegante e snello, dissimula le imponenti dimensioni. Inizialmente progettata sulla base di Jeep Grand Cherokee, per volontà di Sergio Marchionne viene invece costruita su una piattaforma tutta italiana, quella di Maserati Ghibli, della quale eredita anche i motori.

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