Mazda

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STORIA DEL BRAND

Forse non tutti sanno che l’azienda Mazda, che noi tutti oggi conosciamo come leader nel settore delle automobili, è nata come fabbrica di sughero. Correva l’anno 1920 e solo nel 1931 sono comparse le prime vetture che prendevano appunto il nome di “Mazda”. Questo nome, oggi associato al brand, è stato utilizzato fino al 1984 solo ed esclusivamente per indicare i modelli che hanno composto la storia del marchio giapponese e solo in tempi “moderni” è diventato un brand. Dopo alcune attività durante la guerra, a supporto della nazione per produrre armi, alla fine degli anni Cinquanta la casa acquista i diritti per realizzare il motore rotativo Wankel, più compatto di quelli tradizionali, e lo monta su diverse vetture, tra cui la coupé Cosmo Sport del 1967. Negli anni Settanta con la crisi petrolifera il costruttore decide di tornare a motori più tradizionali e alla fine del decennio Ford acquista una parte consistente delle azioni di Mazda, realizzando modelli destinati soprattutto al mercato nordamericano. Nonostante la crisi degli anni Novanta, la casa nipponica continua a proporre soluzioni tecnologiche innovative, come il primo motore a ciclo Miller. Dal 2008 il marchio torna ad essere indipendente.

CARATTERISTICHE DISTINTIVE

Grazie all’adozione di soluzioni originali e in controtendenza rispetto alla concorrenza, Mazda guadagna un ruolo importante nel panorama automobilistico mondiale. Lo slogan della casa oggi recita “Defy Convention”, letteralmente “sfidate le convenzioni”, una filosofia a cui in realtà Mazda aderisce fin dalle origini proponendo soluzioni tecniche alternative come ad esempio le prime vetture a ciclo Miller. A partire dal 2000 si concentra anche sul design con risultati di rilievo: nascono la prima Mazda 6 e la coupé RX-8, che segnano l’inizio del “nuovo corso” fatto di auto dalla linea giovane e accattivante. Nel nuovo millennio le ricerche della casa giapponese si concentrano sulla tecnologia SkyActiv, che consente un controllo integrato di motore, trasmissione, telaio e carrozzeria, non senza una marcata attenzione all’impatto ambientale. Dal punto di vista estetico il design delle vetture recenti, chiamato “Kodo” (in giapponese, battito del cuore), si ispira alla natura e al movimento degli animali. L’idea è quella di creare sempre qualcosa di nuovo e unico, che non sia mai stato fatto precedentemente, senza però mai dimenticare la tradizione.
Gli ultimi modelli Mazda sono accomunati dalla caratteristica griglia a forma di ala, dai paraurti pronunciati e dalla linea slanciata dell’abitacolo, tutte caratteristiche che suggeriscono potenza e slancio.

MODELLI ICONICI

Il modello di maggior successo della casa giapponese è la spider Mazda MX-5, presentata nel 1989 e tuttora in produzione: anche qui un ruolo fondamentale ha giocato l’intuizione, apparentemente anacronistica, di produrre una roadster a trazione posteriore in un momento in cui nessuna casa automobilistica credeva a questa tipologia di vettura. Il resto del merito è di uno stile senza tempo ispirato alle spider inglesi e italiane degli anni Sessanta. Dalla filosofia “Zoom-Zoom”, cioè ispirata secondo i designer di Mazda all’entusiasmo creativo dei bambini, nascono nel nuovo millennio i modelli che, rivisti e aggiornati, hanno caratterizzato la gamma: la berlina Mazda6 accompagnata dalla versione Mazda6 Wagon, entrambe caratterizzate dall’abbondanza di spazio e dalla versatilità dell’abitacolo; la media Mazda3, costruita utilizzando solo componenti costruiti dalla stessa casa giapponese; la compatta Mazda2, coerente con il family-feeling Mazda degli ultimi anni. Infine dalla stessa filosofia sono nati i crossover CX-3 e CX-5 dall’impostazione sportiva con il cofano lungo e basso, caratterizzati da tratti eleganti e muscolosi al posteriore che si affiancano a linee più taglienti e spigolose all’anteriore.

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