Seat

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STORIA DEL BRAND

Seat, acronimo di Sociedad Española de Automóviles de Turismo, nasce nel 1950 su iniziativa del governo spagnolo e di Fiat per produrre auto che possano competere con i più economici modelli dell’epoca, in modo da avvicinare una clientela non abbiente. Dopo la collaborazione con la francese Simca, l’esperienza Fiat sembra infatti facilmente replicabile in un Paese le cui le condizioni economiche (e delle strade) sono molto simili a quelle italiane. Nell’ambito di questo gemellaggio Seat costruisce, dal 1953 al 1982, le versioni spagnole (e marchiate Seat) dei modelli Fiat di quegli anni: tra le più importanti Seat 600, gemella dell’omonima Fiat, considerata la responsabile della motorizzazione di massa della Spagna negli anni Sessanta. Con poche eccezioni (ad esempio, Seat 133), la casa spagnola si limita a costruire modelli esistenti e ad applicarvi il proprio marchio. Nel 1982 però la collaborazione con Fiat giunge al termine e Seat firma un accordo con Volkswagen per la fabbricazione dei modelli tedeschi. Gradualmente il gruppo tedesco aumenta la propria partecipazione azionaria fino a diventare l’unico proprietario di Seat nel 1990. Nel 2002, insieme a Lamborghini, Seat entra a far parte di Audi, ossia di quella parte del Gruppo Volkswagen con una vocazione più marcatamente sportiva.

CARATTERISTICHE DISTINTIVE

Il passaggio da Fiat a Volkswagen è importante dal punto di vista storico ma anche stilistico perché segna l’evoluzione di Seat da marchio produttore di vetture su licenza a brand utilizzato dal gruppo tedesco per rivolgersi alla fascia di mercato più giovane e sportiva. Oggi, nell’orbita Audi, Seat offre una gamma ampia di vetture di qualità dal carattere grintoso ma, a differenza della casa dei quattro anelli, può farlo ad un prezzo piuttosto competitivo. Dal punto di vista dello stile, il grande rilancio iniziato nel 1999 dal designer italiano Walter de Silva continua nel nuovo millennio grazie al team creativo di Barcellona, capace di puntare al futuro con le sue linee essenziali, alla conquista di un pubblico giovane e di famiglie. Lo stile si è raffinato ed ha acquistato finalmente un family-feeling caratteristico, evidente soprattutto nella vista laterale dei vari modelli, dove le linee orizzontali e diagonali si coniugano armonicamente all’insegna del dinamismo. Ogni dettaglio degli interni, dal volante alla leva del cambio, passando dal cruscotto e dai sedili, è progettato ergonomicamente pensando al benessere del guidatore. Le Seat di nuova generazione sono sì tecnologiche, ma anche molto attente al rispetto dell’ambiente sia nei consumi che nelle emissioni.

MODELLI ICONICI

Il modello più carismatico di tutta la produzione Seat è senza dubbio Ibiza, disegnata dalla matita di Giorgetto Giugiaro nel 1984 e giunta già alla quarta generazione. Disponibile con varie carrozzerie, tra cui anche la station wagon, mantiene al primo posto il concetto di sportività ma punta anche sul comfort: gli interni sono di qualità più alta rispetto al passato, la strumentazione è ergonomica ed ospita soluzioni tecnologiche di ultima generazione, come il volante multifunzione ed il sistema di navigazione Full Link. Anche la due volumi Leon è caratterizzata, sin dalla prima generazione del 1999, dalla vocazione sportiva, come dimostrano la partecipazione a diversi campionati e le numerose vittorie. La gamma della casa spagnola oggi comprende anche la citycar Seat Mii, agile nel traffico cittadino; la grande MPV Seat Alhambra, monovolume nata nel 1996 sulla stessa piattaforma di Volkswagen Sharan e tuttora una delle vetture più longeve nella storia della Casa spagnola; la cross-over Seat Ateca (erede della Seat Altea) e la cross-over compatta Seat Arona, dalle linee spigolose, una sorta di versione a ruote alte della Seat Ibiza, della quale sfrutta il pianale.

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