Bugatti ha svelato ufficialmente la nuovissima Bugatti Tourbillon. Secondo quanto affermato da Mate Rimac – CEO di Bugatti, la nuova hypercar è stata sviluppata prendendo come riferimento ogni fase attraversata fino ad ora dal brand francese nei suoi 115 anni di storia, oltre a prendere spunto dalle stesse parole di Ettore Bugatti (“se paragonabile non è più Bugatti” e “niente è troppo bello”).
Inoltre, abbiamo di fronte la prima Bugatti in oltre 20 anni a non essere equipaggiata dal motore W16, oltre al fatto che la tradizione di dare ai modelli principali il nome dei leggendari piloti Bugatti del passato non è stata più applicata in questo caso.
Il tourbillon è un’invenzione orologiera di uno genio svizzero che visse in Francia nel 1801. Si tratta di una creazione completamente originale e allo stesso tempo complessa e bella. Come ogni Bugatti moderna, anche la nuova Bugatti Tourbillon è stata plasmata dalla velocità. La capacità di viaggiare a oltre 400 km/h richiede che ogni singola superficie sia finemente levigata per garantire che non sia solo aerodinamica ma anche vantaggiosa per la termodinamica dell’auto.
Il nuovo modello è stato sviluppato attorno a quattro elementi di design di Bugatti ispirati al passato: la griglia a ferro di cavallo, la Bugatti Line, la cresta centrale e il tema bicolore. Frank Heyl, direttore del design di Bugatti, ha dichiarato che hanno preso spunto dalla Type 35, dove l’intera forma dell’auto era guidata dalla forma della griglia a ferro di cavallo, che si assottigliava verso la forma aerodinamica della fusoliera.
È stato preso spunto anche dalla Type 57SC Atlantic, in cui sono state abbassate l’area frontale, la linea del tetto e la posizione del conducente. Ogni superficie della Tourbillon è stata perfezionata attentamente per bilanciare le enormi forze aerodinamiche di un’auto che viaggia a oltre 400 km/h.
Grazie al know-how sviluppato in oltre 20 anni di esperienza con la Veyron e la Chiron, Bugatti è riuscita ad implementare diverse tecnologie brevettate. Ad esempio, l’alettone posteriore rimane sommerso anche mentre si viaggia a velocità massima mentre viene utilizzata per stabilire una maggiore deportanza a velocità più basse e come aerofreno per una migliore stabilità in fase di decelerazione.
Poi abbiamo un diffusore costruito attorno a un concetto di crash completamente nuovo, integrato nella struttura del diffusore stesso. A sinistra e a destra dell’iconico ferro di cavallo sono ancorati i parafanghi flottanti che permettono all’aria di circolare sotto i fari in modo da aumentare il flusso di massa d’aria nelle prese d’aria laterali.
Il design frontale ospita un ingegnoso sistema di raffreddamento ultra-efficiente che dirige l’aria attraverso e fuori dal cofano anteriore, aumentando la deportanza e racchiudendo un frunk tra i due radiatori. Lateralmente spiccano delle portiere con apertura all’insù e azionate elettricamente, che possono essere aperte e chiuse anche dalla chiave.
Passando all’abitacolo, il fulcro è senza dubbio il quadro strumenti progettato e realizzato con l’esperienza degli orologiai svizzeri. È composto da oltre 600 parti ed è costruito in titanio e pietre preziose come zaffiro e rubino. Complessivamente, pesa appena 700 grammi. Disposto in posizione centrale, la corona del volante ruota attorno ad esso. Grazie a questa disposizione, il pilota ha una visuale libera indipendentemente dall’angolo di sterzata in quanto i raggi dello sterzo raggiungono la parte posteriore del quadro strumenti.
Al lato c’è una console centrale che mixa cristallo e alluminio. Questo particolare vetro è stato sviluppato in 13 fasi separate per garantire una certa trasparenza ed essere resistente e sicuro in caso di incidente. Le parti in alluminio della console sono anodizzate e fresate da un unico blocco di metallo mentre gli interruttori in alluminio zigrinato fanno parte di un complesso meccanismo completamente visibile sotto il vetro di cristallo e sviluppato da Bugatti.
Nascosto alla vista, il display touch ad alta definizione permette di avere sempre sott’occhio i dati del veicolo e inoltre offre una connessione di rete senza interruzioni. Grazie a un complesso meccanismo di azionamento, lo schermo fuoriesce dalla parte superiore della console centrale e consente di sfruttare la modalità portrait per vedere le immagini catturate dalla retrocamera e quella landscape.
Poi abbiamo i sedili fissati al pavimento, progettati per essere quanto più leggeri e bassi possibile, oppure la pedaliera regolabile elettricamente in avanti e indietro per garantire a tutti una posizione di guida comoda. Grazie a queste nuove soluzioni, gli interni risultano spaziosi.
Anche l’impianto audio della Bugatti Tourbillon è stato progettato senza gli altoparlanti e i woofer tradizionali, ma usando un sistema avanzato presente sui pannelli delle portiere e in tutta la vettura. È un sistema più leggero ed efficiente rispetto a quelle tradizionali, secondo Bugatti.
Arrivando al cuore della nuova hypercar, come anticipato ad inizio articolo, il W16 è stato rimpiazzato da un gruppo propulsore di nuova generazione. Questo è costituito da un nuovo V16 aspirato da 8.3 litri (progettato assieme a Cosworth), da due motori elettrici anteriori e da un terzo propulsore elettrico disposto sul retro.
In totale, la nuova hypercar Bugatti riesce a sviluppare 1800 CV di potenza distribuiti tra 1000 CV provenienti dal motore a combustione interna e 800 CV dai tre powertrain elettrici. Costruito usando solo materiali leggeri, il nuovo V16 pesa solo 252 kg.
Le tre unità elettriche sono alimentate da una batteria da 25 kWh raffreddata ad olio presente nel tunnel centrale e dietro i passeggeri. Secondo quanto affermato dalla casa automobilistica francese, la Tourbillon è in grado di percorrere oltre 60 km in modalità completamente elettrica e con una singola ricarica.
Grazie all’utilizzo di un gruppo propulsore ibrido estremamente avanzato, un packaging efficiente e un’aerodinamica avanzata, la nuova hypercar produce meno emissioni rispetto al modello precedente. Tutto è stato progettato appositamente da zero, compreso il nuovo cambio a doppia frizione a 8 marce, abbinato alla trazione integrale e al torque vectoring completo.
La Bugatti Tourbillon è stata progettata attorno a un telaio e a una struttura della carrozzeria completamente nuovi. Quest’ultima è realizzata in composito di carbonio T800 di nuova generazione. Il telaio totalmente nuovo, invece, integra sospensioni multilink anteriori e posteriori, partendo dalla struttura in acciaio a doppio braccio oscillante della Chiron. L’impianto frenante vanta la tecnologia carboceramica più avanzata disponibile al momento. Gli ingegneri del brand francese hanno introdotto un sistema Brake by Wire realizzato su misura. Non mancano poi degli pneumatici Michelin Pilot Cup Sport 2 sviluppati appositamente per il nuovo bolide.
I primi prototipi della nuova Bugatti Tourbillon sono già per strada e stanno attraversando una fase di test, in vista delle prime consegne ai clienti previste nel 2026. L’azienda francese prevede di costruire solo 250 esemplari, con un prezzo di partenza di 3,8 milioni di euro ciascuno. Al termine della produzione della Bolide e della W16 Mistral, Bugatti inizierà a produrre manualmente la nuova hypercar nel suo Atelier di Molsheim.