Mentre i rimborsi del primo Cashback istituito dal Governo Conte sono previsti per tutto il mese di agosto, arriva oggi la notizia che, a fronte di uno stop semestrale da parte del Governo, questa misura tornerà operativa grazie all’intervento di Autostrade per l’Italia. L’intenzione è quella di restituire il costo della tariffa autostradale in un’unica soluzione qualora l’automobilista rimanga vittima di rallentamenti causati dai cantieri presenti sulle grandi vie di comunicazione, un problema che di recente è stato portato alla luce dalle molteplici segnalazioni degli utenti in viaggio nel nostro Paese.
Al momento si tratta di un servizio ancora in fase sperimentale che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha intenzione di testare a fondo nelle prossime settimane, in modo da arrivare a pieno regime per l’inizio dell’anno prossimo. Per accedervi sarà indispensabile avere l’accesso all’app Free to X, grazie alla quale scattare la foto dello scontrino della tratta autostradale (oppure inviare i dati forniti dal Telepass) in modo poi da dimostrare l’effettivo rallentamento durante il proprio viaggio.
Il rimborso verrà garantito qualora il ritardo accumulato sia di una certa entità (almeno 15 minuti), per la quale per esempio il cantiere abbia ristretto la carreggiata oppure abbia eliminato una o più corsie di scorrimento. Il rallentamento sarà poi calcolato in proporzione alla lunghezza complessiva del tratto di autostrada percorso, per poi essere confrontato con i dati rilevati da Google Maps basati, a loro volta, su alcuni parametri di tempo medi a seconda del tipo di veicolo utilizzato.
Il rimborso, in ogni caso, sarà integrale per tutta la tratta autostradale percorsa e non solo per il segmento in cui è avvenuto il rallentamento. Per quanto riguarda il testing sperimentale, il cashback istituito da Autostrade per l’Italia prevede una prima fase in cui prenderanno parte 6.000 utenti selezionati, mentre da metà settembre (periodo in cui l’app Free to X sarà liberamente scaricabile sugli store di Apple e Android) fino alla fine dell’anno – quando verranno liquidati i rimborsi – sarà aperta a tutti gli interessati.