Chevrolet Epica 2.0i – Test Drive. Friburgo – Un museo di arte moderna, incastonato nel fascino ordinato di Friburgo. Davvero una scelta piacevole quella fatta da Chevrolet per la presentazione della sua berlina Epica. Tra le opere di Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle, vera esplosione di ingegno ed originalità, abbiamo preso contatto con un prodotto da non sottovalutare. Linea gradevole, abitabilità da ammiraglia, motori raffinati e, non ultimo, un prezzo decisamente allettante: questa è la nuova Chevrolet Epica.
“L’arte inizia quando il motore è in moto” Prendiamo in prestito, come hanno fatto durante la conferenza svizzera gli stessi vertici Chevrolet, un pensiero dell’artista Jean Tinguely. Uno dei cardini del progetto Epica è infatti il piacere di guida, enfatizzato nella sua connotazione più confortevole. Da qui la scelta di due propulsori a benzina a sei cilindri in linea, veramente appaganti per il loro perfetto bilanciamento ed il “ronzìo” dovuto al frazionamento particolare. Epica dovrebbe rimpinguare le percentuali di crescita di Chevrolet Europa, in aumento del 16.3% nei primi tre mesi del 2006 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’Italia si è dimostrato il mercato principale, con più di 11.800 nuove immatricolazioni, contro le 9.000 vendute in Russia (secondo mercato continentale). L’obiettivo globale parla di circa 6.000 immatricolazioni per la nuova Epica nel 2006, mentre l’anno seguente con l’arrivo del turbodiesel le vendite dovrebbero toccare quota 10.000 unità.
In Italia solo 2.0 litri Riprendiamo il discorso sulle motorizzazioni. I due propulsori a sei cilindri in linea, di 2.0 e 2.5 litri, sono entrambi montati trasversalmente e fanno della silenziosità e della fluidità di marcia i loro cavalli di battaglia. Purtroppo (e lo diciamo dopo averli provati entrambi) in Italia sarà disponibile al momento solo il più piccolo 2.0 litri. La potenza è comunque buona, 144 cavalli, ma il gap rispetto ai 156 del 2.5 si avverte specie se si sceglie il cambio automatico opzionale a cinque rapporti. In ogni caso, le parole del Presidente di Chevrolet Italia fanno sperare in un futuro debutto della motorizzazione più potente, specie se le richieste del mercato volgeranno in questa direzione.