Citroen C4 – Test Drive. Ci sono auto che fanno dell’apparenza un cavallo di battaglia, ostentando contenuti che poi, alla fin dei conti, deludono le aspettative. Altre invece celano sotto un aspetto discreto e poco appariscente tanta sostanza e tecnologia al servizio degli occupanti.
Di questa seconda, ristretta a dire il vero, categoria fa parte sicuramente Citroen C4: se la versione sportiva a tre porte si fa notare per l’originalità del suo stile, la 5 porte non fa gridare allo scandalo in quanto a carrozzeria, ma soddisfa le esigenze di chi l’auto la vuole innanzitutto guidare più che guardare. Giro giro tondo Non vogliamo essere fraintesi: C4 è una gran bella compatta, proporzionata ed elegante con quelle sue linee arrotondate. Il frontale, caratterizzato da gruppi ottici estesi, si identifica immediatamente grazie alla mascherina cromata che comprende il simbolo del Double Chevron. La vetratura laterale segue l’andamento discendente del padiglione, e si interrompe in prossimità della fanaleria posteriore estesa sui montanti. Il portellone, infine, sembra quasi incastonato tra i due gruppi ottici, e si evolve in un paraurti che più pulito non si può. In questo facelift, i paraurti hanno dimensioni un po’ più generose, i cerchi in lega hanno nuovi disegni mentre la linea della calandra è interrotta dal doppio chevron. In carrozza Una volta aperta la solida portiera, ci si prospetta un abitacolo semplice ma molto curato. Spicca la soluzione del volante con mozzo centrale fisso, che comprende anche i comandi di radio, cruise control e menu. Fra gli optional anche un rinnovato sistema che integra navigatore satellitare e radio cd, il tutto con connessione bluetooth allo scopo di fungere da vivavoce per il cellulare.