Dopo un mese di gennaio particolarmente travagliato e confuso, l’inizio di febbraio porta finalmente una boccata d’aria fresca in tutta Italia: grazie agli sforzi fatti sotto il periodo natalizio, l’emergenza Coronavirus sembra rallentare la sua corsa e questo ha permesso al Governo italiano di rivedere il colore delle regioni della nostra Penisola, al fine di garantire qualche libertà in più a (quasi) tutta la popolazione.
A partire dalla giornata dell’1 febbraio, infatti, l’Italia sarà per lo più tinta di giallo, tranne cinque regioni – Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano – che rimarranno ancora in fascia arancione a causa di un indice Rt sopra la media nazionale. Quali saranno, quindi, i cambiamenti a cui andranno incontro gli italiani? Innanzitutto farà fede l’ultimo DPCM del 14 gennaio, secondo il quale rimarrà il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’impossibilità di spostamento tra regioni (anche se in fascia gialla).
Allo stesso tempo, però, chi risiede in zona gialla potrà muoversi liberamente tra comuni diversi e potrà recarsi a far compere nei negozi, oppure andare a bere un caffè al bar o mangiare qualcosa al ristorante fino alle 18 – anche la domenica. Si potrà ovviamente andare a far visita a parenti e amici, anche al di fuori del proprio comune di residenza, così come visitare mostre e musei dal lunedì al venerdì. Per quanto riguarda i centri commerciali, i loro orari di apertura saranno limitati esclusivamente ai giorni feriali, mentre nei festivi rimarranno aperti gli alimentari, le edicole, le farmacie e tutte quelle attività che vendono beni di prima necessità.
Le regioni che, invece, si troveranno in zona arancione dovranno seguire ancora le limitazioni del mese appena concluso: in queste zone si potrà circolare liberamente solamente all’interno del proprio comune, con la deroga di spostarsi al di fuori fino a un massimo di 30 km ma senza recarsi verso il proprio capoluogo di regione. Si potrà inoltre andare a fare visita a parenti e amici, fino a un massimo di due persone e una sola volta al giorno. L’uscita dal comune e, in ogni caso, dalla propria regione potrà avvenire solo con autocertificazione al seguito, sulla quale bisognerà riportare il motivo di necessità, salute o lavoro per il quale si sta lasciando la propria zona.