In questi giorni in cui è l’allarme coronavirus a tenere banco, sono tante le attività che stanno facendo i conti con chiusure forzate, dettate prima dalla mancanza di clienti e successivamente dai vari decreti legge voluti dal Governo. Tante, ma non tutte: i gommisti, ad esempio potranno continuare a lavorare.
Come sottolineato da una nota in Federpneus e Assogomma, l’attività dei gommisti, come del resto quella dei meccanici, non rientra tra le attività soggette a sospensione, purché vengano prese tutte quelle precauzioni definite nel DPCM dell’11 marzo e legate al Covid-19. Le due associazioni sottolineano come i gommisti eseguano due attività diverse, una di tipo professionale/artigianale, l’altra di natura commerciale. La prima, quindi, si può svolgere nel rispetto delle normative già citate, la seconda, fa sapere Federpneus “in quanto all’aspetto commerciale sembrerebbe che si tratti di un vulnus normativo, che comunque andrà chiarito. In questo senso ci siamo attivati in più direzioni nei confronti dei Ministeri competenti che, informalmente, ci hanno confermato la correttezza della nostra interpretazione, ripromettendosi di attivarsi per sanare lacune, come la nostra, che riguardano anche altri settori“. Inoltre, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha dato il via libera a quelle “attività necessarie ed accessorie al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività“, quindi è logico pensare che l’attività professionale del gommista, al pari di quella dei meccanici, non rientri tra quelle soggette a sospensione.