Coronavirus: tra mascherine e beneficienza, ecco come l’automotive aiuta la sanità

A poco più di un mese dall’inizio dell’epidemia scatenata dal Coronavirus, il mondo dell’automotive è cambiato drasticamente: prima l’annullamento del Salone di Ginevra, poi la graduale chiusura della maggior parte dei costruttori, da Tesla a Ferrari, da FCA a Lamborghini. Gran parte di questi marchi, tuttavia, non si sono dati per vinti e hanno voluto dare un proprio contributo alla causa, convertendo la propria produzione tradizionale al fine di realizzare mascherine e ventilatori polmonari… oppure facendo beneficienza, regalando importanti strumenti a sostegno di medici e ospedali.

FERRARI: PRIMA I VENTILATORI, POI UN’AMBULANZA PER MODENA

La Ferrari, per esempio, si è subito attivata contattando la Siare Engineering, con lo scopo di produrre respiratori polmonari fino a un numero di 500 unità al mese, in un progetto che sta coinvolgendo anche la Exor, la holding della famiglia Agnelli. E nell’attesa che arrivi il 14 aprile, giorno ufficiale della riapertura dei cancelli di Maranello, la Casa del Cavallino Rampante ha voluto spingersi oltre, regalando un’ambulanza speciale alla USL di Modena, al fine di facilitare il trasporto dei pazienti infettati dal virus Sars-Cov-2.

FCA: 435 VEICOLI PER ANPAS E CROCE ROSSA ITALIANA

Sulla stessa lunghezza d’onda si è attivato il gruppo Fiat Chrysler: dopo l’annuncio di convertire uno dei propri stabilimenti al fine di produrre fino a un milione di mascherine al mese, FCA ha deciso di mettere a disposizione dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) 130 dei propri veicoli, in modo da velocizzare la consegna dei tamponi presso i laboratori ospedalieri e lo spostamento del personale sanitario. Ma non è tutto, perchè altre 300 automobili marchiate Fiat e Jeep e 5 autoambulanze potranno essere utilizzate dalla Croce Rossa Italiana, in un progetto che ha coinvolto anche FCA Bank e Leasys.

LAMBORGHINI: MASCHERINE E VISIERE PER GLI OSPEDALI

Anche Lamborghini ha voluto dare il proprio contributo, convertendo alcuni reparti del proprio stabilimento produttivo di S.Agata Bolognese per la realizzazione di mascherine chirurgiche (fino a 1000 al giorno) e visiere protettive in policarbonato (fino a 200 al giorno) per i medici degli ospedali. L’iniziativa sarà affidata a un gruppo di operatori di selleria, che lavoreranno assieme al reparto interno che solitamente si occupa di personalizzare le supercar della Casa del Toro.

DALLARA: MASCHERINE E CORSE AL SIMULATORE IN BENEFICIENZA

Dopo Lamborghini, anche la Dallara: l’azienda fondata da Gian Paolo Dallara si è mossa in due direzioni, innanzitutto fornendo supporto a una start-up bresciana in modo che si metta in contatto con una realtà americana che fornisce stampanti 3D, con lo scopo di realizzare mascherine ospedaliere destinate alla terapia sub-intensiva. Ma non è tutto, perchè l’azienda con base a Varano de’ Melegari ha voluto fare di più, creando un Campionato virtuale per piloti al simulatore: il ricavato di tutte le iscrizioni sarà devoluto alla ASST Papa Giovanni XXVII di Bergamo e all’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma, due realtà in prima linea nella lotta al Coronavirus.

VOLKSWAGEN: MASCHERINE E AIUTI MEDICALI DALLA CINA

Dall’Italia… alla Germania: dopo l’ingente donazione di 200mila mascherine FFP2 e FFP3 alle strutture sanitarie della Bassa Sassonia, il Gruppo Volkswagen ha voluto dare un ulteriore aiuto nella lotta al Coronavirus, importando direttamente dalla Cina attrezzature medicali per un valore di 40 milioni di Euro. Mascherine, guanti, disinfettanti, termometri, occhiali e indumenti protettivi: questa la fornitura che sarà messa a disposizione del sistema sanitario tedesco dalla Casa di Wolfsburg.

FORMULA 1: RACCOLTA FONDI E PROGETTO PITLANE

Grande mobilitazione anche da parte dei protagonisti della Formula 1: i piloti del Circus iridato hanno aderito alla campagna del Twitch Stream Aid, istituito dalla Fondazione delle Nazioni Unite per aiutare l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel rilevare, prevenire e rispondere al meglio contro il Coronavirus attraverso una raccolta fondi, che al momento ha raggiunto quota 2,7 milioni di dollari.

Sette team della massima serie automobilistica, per la precisione Red Bull Racing, Racing Point, Haas, McLaren, Mercedes, Renault e Williams, si sono inoltre riuniti nel corso delle ultime settimane per creare il “Progetto Pitlane”, con lo scopo di aiutare il sistema sanitario britannico nel produrre e fornire dispositivi medici a pazienti e operatori, tra i quali respiratori e ventilatori polmonari.

La Mercedes, in particolare, ha già pronto un dispositivo respiratorio in grado di aiutare i malati gravi di Covid-19 nella loro strada per la guarigione: si tratta di una macchina CPAP (a pressione positiva continua delle vie aeree), che consiste in una maschera facciale che fornisce un flusso costante di aria e ossigeno al paziente.

NISSAN E McLAREN: PRODUZIONE DI MACCHINARI PER LA TERAPIA INTENSIVA

Sempre in Gran Bretagna, Nissan e McLaren si sono attivate assieme a diverse aziende del settore aerospaziale, tra le quali Meggitt, Gkn, Airbus, Thales e Renishaw, in modo da formare un consorzio per la produzione di macchinari dedicati alla terapia intensiva. L’intenzione è quella di sviluppare in tempi brevi un nuovo ventilatore medico, che potrebbe raggiungere presto quota 5mila unità da mettere a disposizione degli ospedali britannici.

MITSUBISHI: 100MILA EURO AGLI OSPEDALI DI BERGAMO E BRESCIA

Grande gesto di solidarietà da parte di Mitsubishi: con l’obiettivo di contribuire a rafforzare le strutture di terapia intensiva e di supportare il personale sanitario, l’azienda giapponese ha donato una cifra pari a 100mila Euro equamente suddivisa tra l’Ospedale San Gerardo di Monza e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un importante aiuto proprio nella “zona calda” del Nord Italia, che tutt’ora si trova ancora sotto l’assedio del Coronavirus.

HONDA: CAMICI E TUTE… E MOTOGP

Nella lotta al Covid-19 i giusti strumenti di protezione fanno sicuramente la differenza nel rallentare o accelerare questa epidemia: questo il pensiero di Honda Italia, che in collaborazione con la Sevel di Atessa (CH) ha offerto una grande quantità di materiale presente nei propri magazzini, tra cui centinaia di camici e tute destinati agli operatori sanitari negli ospedali abruzzesi.

Parallelamente la Fondazione della Comunità Bresciana Onlus ha voluto creare una raccolta fondi con la mostra fotografica “BrixiaPROart”, ideata dalla fotografa Diana Bovoloni e comprendente la Honda RC213V del team LCR affidata al britannico Cal Crutchlow. Una grande iniziativa per fare squadra e per aiutare le strutture ospedaliere bresciane, che così potranno acquistare attrezzature, macchinari e medicine necessarie nella lotta al Coronavirus.

TESLA DONA VENTILATORI, FORD LI PRODUCE

Oltre Oceano, invece, è Tesla ad essersi rimboccata le maniche per aiutare al meglio il sistema sanitario americano: dopo lo stop della produzione, l’azienda capitana da Elon Musk ha acquistato 1.255 respiratori che ha successivamente donato alla città di Los Angeles, provvedendo a garantire la stessa fornitura anche alla martoriata citta di New York, uno dei focolai più importanti negli USA. Musk ha assicurato che i respiratori in questione saranno forniti da un produttore cinese, che è stato regolarmente approvato dal governo federale.

E General Motors? Al momento l’azienda americana ha solo fermato la produzione, il che ha sollecitato l’appello di Donald Trump, il quale ha ordinato alla factory di Detroit di iniziare a produrre ventilatori al fine di aiutare la collettività nella lotta al Coronavirus.

Diverso l’impegno di Ford, che si è ingegnata nella produzione di un ventilatore autonomo semplificato alimentato a batteria per gli ospedali. Questo dispositivo è stato ottenuto da una piccola turbina solitamente impiegata sul pickup F-150 per rinfrescare i sedili posteriori, che in questo caso, invece, si trasforma in un prezioso salvavita da utilizzare in campo sanitario. Il progetto è stato messo in cantiere assieme ad aziende specialistiche come 3M e GE Healthcare, le quali forniscono gli speciali filtri dell’aria interni che bloccano le piccole gocce trasportatrici del virus. Ma non è tutto, perchè Ford sta anche testando delle visiere integrali che proteggano gli operatori sanitari durante il loro lavoro.

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