Una tra le vetture elettriche oggi più interessanti per i più giovani (di età o di spirito) è sicuramente la Cupra Born: inizialmente entrata a far parte della gamma del brand spagnolo con versioni entry-level dalla potenza e dall’autonomia limitate, la prima auto a batterie della Casa di Abrera è stata poi lanciata nella sua declinazione più prestazionale denominata e-Boost, contraddistinta da un’estetica ancora più sportiva e aggressiva ma, soprattutto, da una powertrain capace di 231 CV per 310 Nm in abbinamento a un pacco batterie da 77 kWh. Noi l’abbiamo provata e ne siamo rimasti entusiasti: continuate a leggere e scoprirete il perchè!
Costruita sulla medesima piattaforma MEB sulla quale si appoggia la “sorella” Volkswagen ID.3, la nuova Cupra Born e-Boost colpisce immediatamente l’occhio dell’appassionato con uno stile forte e deciso, definito da un’estetica aggressiva ispirata al mondo delle competizioni. Lunga 4,32 metri, larga 1,81 e alta 1,53, all’anteriore presenta dei gruppi ottici a LED affilatissimi e una grande griglia a livello del paraurti con dettagli di color rame, che ricoprono anche il logo e il lettering del marchio Cupra.
Scolpiti dall’aerodinamica sono poi i cerchi in lega da 19” Thypoon Sport Black con dischi da 340mm per l’impianto frenante, che ben si adattano allo stile delle minigonne e a un posteriore caratterizzato dalla firma luminosa che ricopre l’intera larghezza della vettura, dallo spoiler integrato sul lunotto e dall’importante diffusore dal taglio sportivo e grintoso. Il tocco di classe? Il design “a rombi” ben visibile sul montante posteriore, che crea una vera connessione tra i finestrini e il retrotreno lasciando il tettuccio come fosse “sospeso”.
Entrando nell’abitacolo, la nuova Cupra Born e-Boost conferma la dotazione che era già stata vista sulle versioni entry-level: gran parte dei rivestimenti della plancia sono stati progettati con materiali riciclati ricavati dalla plastica grazie alla collaborazione della Seaqual Initiative, mentre quelli dei sedili sono in microfibra sintetica eco-compatibile. Non mancano i dettagli ramati già visti anche in diversi elementi della carrozzeria, che impreziosiscono una plancia votata al minimalismo con pochissimi tasti fisici al di sotto della zona dell’infotainment.
Sotto il punto di vista della tecnologia disponibile a bordo, la Born e-Boost convince grazie alla presenza del Digital Cockpit da 5” con head-up display integrato e del sistema info-telematico Cupra Connect con schermo touch da 12”, equipaggiato di serie con eSIM e tecnologia Full Link Wireless abbinabile all’applicazione MyCupra (che permette la gestione da remoto di alcune funzioni della vettura). Molto completa, infine, la suite di ADAS per la guida autonoma di Livello 2, che integra il cruise control adattivo e predittivo, il Travel Assist, il Side Assist, l’Exit Assist, il Traffic Sign Recognition, l’Emergency Assist e il Pre-Crash Assist.
Passiamo ora all’analisi dei dati tecnici: rispetto alle altre versioni disponibili a listino, la nuova Cupra Born e-Boost si issa al top della gamma grazie all’adozione di una powertrain a singolo motore elettrico a trazione posteriore capace di erogare la bellezza di 231 cavalli e 310 Nm di coppia massima – con i quali lo scatto 0-100 viene coperto in soli 7 secondi (la top speed, invece, è autolimitata a 160 km/h).
I tecnici spagnoli, per questo modello, hanno posto l’accento sul piacere di guida senza tralasciare l’aspetto della percorrenza in elettrico, che raggiunge la vetta dei 552 km (calcolata secondo il ciclo di utilizzo WLTP) per via del pacco batterie più capiente da 77 kWh. La sua ricarica avviene in tempi molto rapidi, soprattutto se si utilizzano le colonnine ultra-fast in corrente continua fino a 150 kW che consentono un passaggio dal 10 all’80% di disponibilità energetica in appena 36 minuti.
La nuova Cupra Born e-Boost può essere acquistata nei concessionari ufficiali con un prezzo in partenza da 46.350 Euro, al quale si possono aggiungere in via opzionale il Performance Pack (che aggiunge i cerchi Firestorm Sport Black da 20” su pneumatici performance maggiorati nelle misure 235/40 R20 96Y, nonchè il controllo dinamico dell’assetto con ESP a taratura sportiva), il Pilot Pack M Plus (che integra altri aiuti per la guida automatizzata) e il Tech Pack L, con sistema di parcheggio automatico e impiano audio premium da 395 Watt.
Su strada, la Cupra Born E-Boost si apprezza per il suo posto guida e per l’ergonemetria di tutti i comndi che si trovano facilmente eco grande naturalezza, tanto da trovarsi velocemente a proprio agio, come se fosse la vostra vettura abituale. Il temperamento sportivo è dato più dal look che dalle caratteristiche tecniche poichè la piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen predilige l’autonomia alle perfomance come è testimoniata dalla stessa velocità massima bloccata (in Italia salva dall’autovelox, ma in Germania tarpa le ali).
Certamente i 7 secondi per scattare da 0 a 100 la pongono in concorrenza con le termiche della sua categoria più grintose e la coppia immediata con l’effetto calamita dato dal peso delle batterie alla base della scocca ci hanno fatto divertire assai lungo il percorso studiato da Cupra Italia con partenza dalla loro sede di Verona per affrontare poi percorsi misti veloci e strade collinari davvero belle e vivaci.
Con la Born non rischiate di sbadigliare ed il look esterno ed interno è decisamente piacevole con tanto spazio dentro per i quattro passeggeri (il quinto è opzionale gratuito, ma richiede il sacrificio di diversi accessori per salvaguardare il peso e quindi sparisce lo stesso tetto in cristallo!
Ideale in città per le sue dimensioni ancora compatte e per l’ottimo sterzo, brillante in collina e confortevole in autostrada dove bisogna premere il pedale dell’acceleratore in base all’autonomia che si vuole raggiungere anche se i valori WLTP di tutte le auto (termiche incluse) sono davvero difficili da raggiungere. Bene lo scatto al pari delle frenate, che come le tutte le BEV con la frenata rigenerativa fa praticamente dimenticare il pedale del freno ed i tamburo posteriori sono ben più che sufficienti.
Born ha il vantaggio di poter esser caricata anche a corrente continua riducendo drasticamente i tempi di ricarica anche se la ricarica domestica resta la piu’ valida e comoda in quanto in tre secondi attaccate la presa alla wallbox ed in altri tre la staccate e con un contratto da 6 kWh in una notte la ricaricate quasi completamente senza dover perdere tempo dal benzinaio e se avete un impianto fotovoltaico la caricate spesso pure gratis!
Evidentemente per godersi una vettura elettrica bisogna poter ricaricarla in ufficio o a casa altrimenti la ricerca delle colonnine rende l’esperienza elettrica poco piacevole e persino alcuni giornalisti spesso si lamentano dei disagi dei viaggi elettrici poichè non dispongono della infrastruttura minima e lo stesso venditore dovrebbe spingere le elettriche o frenare il loro acquisto (magari con un livello di elettrificazione ridotto).
Furba infine la proposta Cupra di provare per 12 mesi la Born senza versare anticipi e pagando 600 euro al mese con noleggio completo. Per cominciare vi suggeriamo di provarla!