Tempo di rinnovamento anche per Dacia: nel 2021 il brand romeno oggi parte del Gruppo Renault cambierà volto alla propria gamma, giocando le sue carte su quelle tecnologie elettrificate che, ormai, hanno preso piede in ogni settore dell’automotive. La prima novità in ordine di tempo che vedremo nei concessionari sarà la terza generazione della Sandero, che arriverà a gennaio sia nella versione Streetway che in quella a ruote alte Stepway. Poi sarà la volta della nuova Lodgy ad agosto, seguita dalla tanto attesa Spring elettrica il mese successivo; a fine anno, invece, i pronostici accreditano il restyling della Duster con propulsori ibridi da 130 e 150 cavalli. Ma andiamo con ordine…
A gennaio, quindi, gli occhi puntati in casa Dacia saranno tutti rivolti verso la nuova Sandero, che differirà dalla precedente generazione innanzitutto per l’adozione della piattaforma CMF-B già vista su Renault Clio e Captur. Così facendo la sua estetica otterrà un deciso miglioramento, presentandosi con un profilo più basso e aggressivo sia nel caso della versione berlina Streetway che della crossover Stepway.
Anche gli interni otterranno un aggiornamento molto consistente, per via dell’utilizzo di materiali e rifiniture più pregiati e meglio assemblati e grazie all’introduzione di ben tre sistemi infotainment, scalabili a scelta a seconda dell’allestimento: si passa dal Media Control di base al Media Display con schermo touch da 8’’, fino al Media Nav con navigatore integrato e impianto audio a sei altoparlanti.
Lato motorizzazioni, la nuova Dacia Sandero otterrà due propulsori a benzina e uno ad alimentazione mista benzina-GPL, tutti ovviamente omologati Euro 6d: il primo è quello di accesso alla gamma, vale a dire l’SCe 65 per la sola Streetway, che lascia poi il passo al Tce 90 con turbo-compressore disponibile anche per la Stepway. Al top, invece, ci sarà il Tce ECO-G 100 a gas per entrambe la carrozzerie, utile soprattutto per limitare i consumi (5,2 L / 100 km di media e 106 g/km di CO2) anche nei viaggi più lunghi.
Nel corso del mese di agosto, invece, Dacia dovrebbe far debuttare la nuova versione del Lodgy, finora conosciuto come monovolume a sette posti tuttofare che ha fatto della praticità il suo vero punto di forza. Proprio la sua fisionomia poco “attraente”, tuttavia, potrebbe indurre il marchio rumeno a un cambio di rotta, verso delle linee da SUV moderno più spigolose e più vicine a quelle che già conosciamo sulla Duster.
Alcune voci provenienti dal sito francese “L’Argus”, tuttavia, hanno anche affermato la volontà di Dacia di sostituire definitivamente il Lodgy proprio per un crossover a sette posti più in linea con i tempi attuali, che dovrebbe inserirsi al di sopra della Duster grazie all’adozione di un passo ancora più allungato e con dimensioni ancora più imponenti. Le motorizzazioni? Oltre alle tradizionali benzina e diesel dovrebbe arrivare anche una variante ibrida con il sistema E-Tech della Renault: sarà questa la strada definitiva che intraprenderà Dacia?
Un mese più tardi sarà la volta dell’attesissima Spring Electric, prima vera vettura del brand rumeno a batterie: esteticamente si presenterà come un SUV a quattro posti dal design bello deciso e dalle dimensioni particolarmente compatte, nell’ordine dei 3,73 metri di lunghezza, 1,62 metri di larghezza e 1,51 metri di altezza – quindi più vicino a una citycar che a un crossover vero e proprio.
Questa sua caratteristica, però, non andrà a condizionare lo spazio presente nell’abitacolo, caratterizzato anche da un quadro strumenti digitale da 3,5’’ e da uno schermo touchscreen da 7’’ per la gestione del sistema infotainment. Disponibile in tre versioni distinte per i clienti privati, per il car-sharing e per i professionisti del settore commerciale, la Dacia Spring Electric potrà contare su una powertrain a batterie da 44 cavalli e 125 Nm di coppia, associata a degli accumulatori da 26,8 kWh capaci di raggiungere l’autonomia massima di 225 km nel ciclo di utilizzo WLTP (quasi 300 in quello urbano).
Alla fine dell’anno, invece, il marchio romeno ha in previsione di lanciare il nuovo Model Year 2021 della Dacia Duster, che quindi andrà incontro a quel “restyling di metà carriera” che coinciderà, di fatto, con la terza generazione dal debutto sul mercato nel 2010. Le novità attese sono innanzitutto estetiche: sia il frontale che il posteriore subiranno un ammodernamento delle proprie linee, mantenendo tuttavia l’impostazione e le dimensioni di base della vettura.
Anche la tecnologia nell’abitacolo andrà incontro a un incremento di qualità grazie all’introduzione del nuovo sistema infotainment Easy Link, mentre a livello di motorizzazioni la piattaforma B0 su cui appoggerà difficilmente potrà ospitare l’ultima evoluzione della tecnologia E-Tech realizzata da Renault. Sarà molto più probabile vedere un aggiornamento del mild-hybrid tradizionale con i benzina 1.3 Litri Tce da 130 e 150 cavalli, con al fianco magari una versione “dual-power” a GPL.
Per quanto riguarda il resto della gamma, Dacia presenterà anche il Model Year 2021 della Logan MCV, in Italia solo nel formato station-wagon e con la ben conosciuta piattaforma CMF-B come base di partenza. Questa permetterà l’introduzione della tecnologia ibrida E-Tech al fianco delle tradizionali a benzina e gasolio, che invece costituiranno la gamma della nuova Dokker 2021: derivata dalla Kangoo, la multispazio romena non cambierà molto rispetto al modello precedente, per cui ci aspettiamo esclusivamente un affinamento dell’estetica e un miglioramento dei propulsori, tra cui figurerà anche quello ad alimentazione mista benzina-GPL. Il debutto sul mercato per entrambe? A primavera ne sapremo senz’altro di più.