Tra Missour e Erfoud la pista opera una selezione impietosa: altri trentadue concorrenti abbandonano. In questo settore Guy Verrier (DS21) lancia una prima offensiva e realizza il miglior tempo davanti a Nicolas-Roure, i vincitori dell’anno precedente che mantengono la testa della classifica generale, tallonati da cinque DS21.
Qualche chilometro di strada buona e via col quinto settore a cronometro tra Rissani e Zagora, duecentotrentasei chilometri di piste attraverso la valle di Draa, uno dei più bei luoghi del Marocco. Peccato che i piloti non potranno ammirarlo poiché il tunnel di polvere che i concorrenti sollevano al loro passaggio è tale da oscurare strada e paesaggio.
All’arrivo del settore a cronometro, a Zagora, alcuni piloti chiederanno da quali vetture sono stati superati perché non sono riusciti nemmeno ad identificarle al loro passaggio. I superstiti hanno percorso milleseicento chilometri, ne restano duemilaquattrocento di cui seicento su piste. Le vetture-scopa superano uno ad uno i concorrenti fermi al bordo della pista e registrano undici nuovi abbandoni.
Il parco chiuso di Marrakech, termine della prima tappa, è stato previsto per poter accogliere sessanta e più concorrenti ma non ospita che ventuno vetture, le auto ripartiranno l’indomani mattina per la seconda tappa.
La tappa più lunga comincia con la salita del Tizi n’Test: quaranta chilometri di pista e ventotto di catrame. Nicolas si aggiudica il miglior tempo, ma le sei DS21 raggruppate dietro in perfette condizioni, si fanno sempre più minacciose.