DS 21 al Rally del Marocco del 1969: prima parte di gara

Settantotto vetture alla partenza, sette vetture all’arrivo di cui cinque DS21

Questo è il bilancio finale della gara che partì da Rabat, il 24 aprile del 1969. Ripercorriamo insieme l’andamento di questa gara durissima, dove le DS hanno brillato grazie alle straordinarie qualità del telaio e alla robustezza della loro meccanica.

Di minuto in minuto, settantotto equipaggi prendono il via per il dodicesimo rally internazionale del Marocco. E’ sostanzialmente la replica dell’undicesima edizione, ben rivista e molto corretta: gli specialisti lo giudicano quattro volte più difficile dell’anno precedente, quando soltanto un quarto degli equipaggi iscritti aveva superato la linea del traguardo.

Per quest’anno, i più ottimisti stimano che saranno una ventina le vetture che raggiungeranno la fine della gara, i pessimisti pensano che non ne arriveranno affatto.

Il percorso, lungo più di quattromila chilometri, è diviso in due tappe con dieci prove speciali a cronometro su milletrecento chilometri, disputate principalmente sulle terribili piste del sud. Per i superstiti, tra le due tappe, è prevista una breve pausa di una nottata a Marrakech.

Da Rabat, attraverso le regioni boscose e montagnose di Oulmès, i concorrenti hanno raggiunto l’est del Marocco, passando da Fès e Meknès. Una piccola incursione nella zona accidentata di Rif e poi l’inizio del percorso più duro, dopo l’anello di Chikker, verso sud nel Medio Atlante.

A Missour -partenza del terzo settore a cronometro di centoventicinque chilometri di piste- non restano che cinquantacinque concorrenti e le vere difficoltà sono solo iniziate: ancora è stato coperto soltanto un quarto del percorso complessivo…

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