DS5 Prestige, lusso alla francese

C’era una volta la Citreon DS19 Prestige, classe 1958. Un’auto votata al lusso più estremo, almeno guardando al periodo storico in cui ha visto la luce e che oggi vede la sua più degna erede nella DS5, ovviamente sempre in allestimento Prestige. Si tratta di un certosino lavoro – per alcuni aspetti anche artigianale – che prende vita su quella che per la casa francese è l’ammiraglia del suo brand più blasonato, DS appunto.

La vedremo realizzata in appena 250 esemplari, altro dettaglio che serve a far intendere la sua anima d’élite destinata a pochi cultori e appassionati. A muoverla ci penseranno solo due motorizzazioni, Diesel BlueHDI da 180 CV con tanto di “Start and Stop” e cambio automatico – o il gemellino ibrido e trazione integrale. Limitate anche le colorazioni, con due sole tinte a disposizione per la carrozzeria della DS5 Prestige, battezzate “grigio platinum” o “nero perla”.

Un modello nato per festeggiare al meglio il sessantesimo compleanno di quella mitica DS19 e che per renderle omaggio nel migliore dei modi mette in gioco molto più di quello che ci si aspetterebbe da una qualsiasi auto moderna. Molti dettagli degli interni sono quindi lavorati a mano e sfruttano rivestimenti in pelle decisamente pregiata. Proprio quella pelle nappa che debutta sulla consolle, sullo sterzo e sui pannelli delle portiere – mentre i sedili sono coperti da semi anilina e decorati a “braccialetto”. I prezzi non a caso non sono proprio abbordabili – con un listino che va dai 49.200 ai 55.100 Euro in base ala motorizzazione scelta – con il top di gamma rappresentato proprio dalla variante hybrid 4×4.

Per il resto abbiamo a che fare con la DS5 che ci siamo abituati a conoscere. Posizione di guida rialzata, un abitacolo ultra moderno che a qualche visionario potrebbe ricordare quello di una navicella spaziale e con una consolle di comando che cinge chi siede al volante. Un tocco di globale eleganza va quindi a coinvolgere l’ammiraglia di casa DS e possiamo tranquillamente dire: “missione compiuta”; la mitica DS19 sarebbe senz’altro orgogliosa!