I tempi cambiano anche per il Gruppo FCA: la crisi dovuta all’emergenza Coronavirus (ma non solo) si sta facendo sentire e questo ha costretto la compagine Fiat-Chrysler a rivedere i propri piani, puntando su un ridimensionamento dei costi e privilegiando l’allestimento delle proprie vetture non più in Italia… ma all’estero. E’ ciò che accadrà nello stabilimento polacco di Tychy, dal quale oggi escono le nuove Fiat 500 e le Lancia Ypsilon: due modelli che hanno fatto la storia dei rispettivi marchi italiani e che presto saranno affiancati da tre nuove linee produttive per altrettante vetture a ruote alte, molto probabilmente destinate al segmento B ma sicuramente brandizzate Alfa Romeo, Jeep e Fiat.
Grazie a un ingente investimento di due miliardi di Euro, dilazionati annualmente in più pacchetti volti all’ampliamento e all’ammodernamento dello stabilimento stesso, il Gruppo FCA ha intenzione di dare il via alla produzione di queste nuove vetture a partire dalla seconda metà del 2022, delle quali però al momento si conoscono solamente i marchi. Le ipotesi più accreditate, tuttavia, indicano l’utilizzo congiunto della piattaforma CMP di derivazione PSA, riportando nomi come l’Alfa Romeo Brennero, il mini-SUV della Jeep di derivazione Opel Mokka… e una possibile Fiat Punto in versione Cross.
La storica utilitaria del Lingotto è ufficialmente uscita di produzione nel 2018 e questa potrebbe essere l’occasione propizia per rilanciarla in gamma in un allestimento completamente inedito, prendendo spunto, magari, dalle linee e dalla dotazione della “cugina” Tipo Cross. Per quanto riguarda le motorizzazioni, le tre nuove vetture che saranno prodotte a Tychy saranno equipaggiate sia con sistemi ibridi che con powertrain completamente elettriche, diventando “modelli tecnologicamente avanzati basati su un nuovo concetto di mobilità: saranno prodotti utilizzando i sistemi di trasmissione più avanzati, compresa la trazione completamente elettrica. Di conseguenza, definiranno gli standard nei loro segmenti, consentendo un ulteriore sviluppo dei marchi del gruppo“. Questo è quanto si legge sul comunicato ufficiale del Gruppo FCA: resta il fatto, però, che lo spostamento delle linee produttive dal nostro Paese renderà sempre meno “italiani” i nostri storici marchi…