“Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile. Sicuramente la farà rossa”, questa è una delle tante citazioni del “Drake”, quell’Enzo Ferrari che nel ventesimo secolo ha dato tutto se stesso per creare uno dei marchi più blasonati del panorama automobilistico moderno: la Ferrari. Oggi la casa del Cavallino Rampante è conosciuta in tutto il mondo, non solo per le sue vittorie in Formula 1 ma anche per le berlinette che vengono prodotte direttamente a Maranello.
Tenendo come base di partenza le linee che hanno cominciato a prendere piede dagli anni ’90, tutto cominciò con la Ferrari 348, sostituita dalla F355 e poi dalla 360 Modena di inizi anni 2000. Lo sviluppo continuò con la F430, che poi ha ceduto il passo alla 458 Italia e alla più recente 488 GTB, primo modello stradale ad utilizzare il motore V8 in posizione posteriore-centrale.
Quest’anno il Salone dell’Automobile di Ginevra ha tolto i veli alla prossima berlinetta della casa modenese, quella F8 Tributo equipaggiata con lo stesso propulsore della 488 Pista: si tratta di un otto cilindri a V di 90° bi-turbo 3.9 Litri, capace di erogare una potenza massima di 720 CV e una coppia massima di 770 Nm e premiato per essere il motore Ferrari più prestante di sempre.
Come è stato per tutti i modelli precedenti, che hanno avuto una versione cabriolet dal tetto apribile, anche la F8 Tributo è passata per il Centro Stile di Maranello, al fine di ottenere la relativa versione scoperta. Il risultato? La F8 Spider presentata recentemente nello spazio espositivo allestito presso il circuito di Fiorano, dove tutte le Rosse vengono testate a fondo prima di passare alla produzione di serie.
Si tratta di una vettura che vuole rendere omaggio alle pietre miliari della storia Ferrari, tra le quali quella 308 GTB del 1975 da cui riprende i fari anteriori allungati, la feritoia del cofano e i fari posteriori dalle forme arrotondate. Rispetto alla F8 Tributo, però, sacrifica il lunotto posteriore con feritoie in onore della mitica F40: la tecnologia di cui dispone, però, renderà la Spider il nuovo punto di riferimento della categoria cabriolet del mondo automobilistico.
La F8 Spider è stata prodotta per sostituire la precedente 488 Spider, differenziandosi sia nelle linee che nel motore. Sostanzialmente si tratta di una F8 Tributo con uno speciale tettuccio apribile capace di non influenzare le spettacolari prestazioni di cui è capace il suo motore V8. Chiamato Retractable Hard Top (RHT), si tratta di un tetto rigido che è stato sapientemente lavorato dai tecnici di Maranello in modo da integrarsi alla perfezione con i flussi aerodinamici delle sue linee, modellate in galleria del vento per un 10% in più in termini di efficienza.
L’Hardtop è azionabile in soli 14 secondi, anche in movimento fino alla velocità di 45 km/h, numeri che sono l’antipasto di quelli garantiti dal poderoso V8 che scalpita sotto la scocca: il motore della F8 Spider è derivato dalla versione Tributo e presenta alcune migliorie già introdotte sulla precedente 488 Challenge, che forniscono 50 cavalli in più e 20 kg in meno rispetto alle specifiche della 488 Spider.
Entrando nei dettagli, il propulsore della F8 Spider è un otto cilindri a V di 90° con cilindrata 3.9 Litri, capace di erogare ben 720 cavalli a 8.000 giri/min e 720 Nm di coppia a 3.250 giri/min: come riportato dai tecnici Ferrari, la spinta avviene in maniera istantanea senza alcun turbo lag, grazie all’impiego di bielle in titanio e una completa revisione di albero motore, volano e collettori di scarico. Questi ritocchi, inoltre, hanno permesso anche una diminuzione dell’inerzia pari al 17%, a tutto vantaggio delle prestazioni nello 0-100 km/h, che è coperto in soli 2,9 secondi.
A livello di elettronica, i 185 cavalli di potenza specifica sono gestiti da una serie di sistemi che sono derivati direttamente dal mondo delle corse: tra questi la F8 Spider introduce il Ferrari Dynamic Enhancer Plus (FDE+), che ora garantisce una maggiore sportività anche nella modalità Race selezionabile tramite l’apposito manettino sul volante. Si tratta di una tecnologia che ha lo scopo di gestire la dinamica laterale del veicolo, in particolare le perdite di aderenza in percorrenza e in uscita di curva.
Con la F8 Spider sarà anche più facile andare alla ricerca del proprio limite in pista, grazie al Side Slip Control e all’Adaptive Performance Launch, sistema che agisce sugli slittamenti delle gomme al fine di ottimizzare la coppia scaricata a terra e generare il massimo grip possibile. Ma non è tutto, perchè ora il limitatore agisce quando si raggiunge il regime di rotazione massimo di 8.000 giri/min: andare oltre non servirà a nulla, mentre sotto il taglio avverrà in maniera netta con lo scopo di ottimizzare le prestazioni nella guida sportiva. Confermato, infine, il Variable Torque Management, grazie al quale la coppia viene spalmata in tutte le marce fino ad alti giri.
La F8 Spider rappresenta un capolavoro d’ingegneria di altissima classe, destinato a quei fortunati clienti che amano stringere tra le mani il volante di una supercar senza rinunciare alla sensazione di libertà che è in grado di trasmettere una cabriolet. Linee taglienti e moderne, prestazioni da urlo e un’elettronica che rende facile anche la guida più estrema. Cosa chiedere di più? A questo punto non vi resta che scegliere il colore… che sarà Rosso, vero?