Fiat Chrysler. Grandi manovre tra Torino e New York: emergono i primi dettagli sui reciproci benefici dovuti alla fusione di Fiat e Chrysler. Si aprono per i marchi italiani del gruppo le porte del mercato USA. Si comincia a fine 2010 con la Fiat 500: ammirata e sommersa dai flash dei fotografi all’ultimo Salone di New York, la piccola 500 sbarcherà inizialmente in versione Abarth, la piu sportiva ed emozionale. Seguiranno a breve distanza le versioni standard e, a fine 2011, la cabriolet. Le accattivanti Fiat 500 saranno commercializzate nelle aree urbane presso rivenditori selezionati nelle urbane e gestite da personale dedicato. Successivamente vedremo il ritorno di Alfa Romeo oltre oceano, grazie alla compatta Alfa Mito. All’incirca nel 2012 toccherà all’Alfa Romeo Milano. Ci permettiamo di aggiungere che, grazie all’ottimo pianale della Chrysler 300C, potrebbe debuttare l’erede dell’Alfa Romeo 169, tanto in Europa quanto in USA. Prematuro e difficile valutare i tempi di tale avvenimento. Queste, teoricamente, saranno le “teste di ponte” della pacifica invasione delgi Stati Uniti da parte del meglio della produzione automobilistica tricolore. Altro punto focale della questione è la ristrutturazione di Chrysler, che nonostante il “taglio” di alcuni modelli poco richiesti, entro il 2014 dovrebbe contare ben 14 modelli, tutti frutto di pochi, versatili pianali condivisi con Fiat. Nel 2013 si parla di un inedito crossover SUV che avrà anche una versione Fiat. “Espandere il portafoglio prodotti e migliorare la qualità”, questo l’obbiettivo della casa americana.