Si torna sempre al punto di partenza: Fiat Panda è pratica, funzionale, opportunamente spartana sotto certi punti di vista. Fiat 500 è la macchina da happy hour, da aperitivo in centro, dove si pavoneggia con fare da diva consumata. Stracciando, in quanto a fascino, anche concorrenti che la potrebbero contenere nel bagagliaio… Su strada Dal punto di vista dinamico, Panda è sempre risultata equilibrata ed onesta. Solo l’allestimento 100 HP, quello più sportivo, si può fregiare di un comportamento stradale decisamente aggressivo, mentre le versioni “normali” presentano molleggi piuttosto paciosi, all’insegna del comfort. 500 invece, anche nelle configurazioni meno spinte, presenta un assetto decisamente più tonico, pur rimanendo entro limiti di rigidità ampiamente sopportabili. Addirittura ci saremmo attesi reazioni più sportive dalla versione denominata appunto Sport. Ma si sa, quelle sono cose da Abarth… In materia di propulsori, possiamo dire di averli testati praticamente tutti. Dall’economicissimo 1.2 Natural Power a metano di Panda al 1.4 16V di 500, e dobbiamo dire che, nonostante la sproporzione numerica nettamente a favore di Panda, qualche confronto lo si riesce a fare. Parliamo ad esempio delle due versioni più potenti, ossia la Panda 100 HP e la Fiat 500 1.4 16V Sport: stessa potenza, stessa configurazione, e quindi stesse prestazioni? No, visto che Panda batte 500 di ben 1 secondo nello scatto da 0 a 100 orari, e si concede il lusso di sopravanzare il cinquino anche in quanto a velocità massima (185 contro 182 km/h). Una caratteristica che emerge anche durante la guida, visto che da subito la 500 1.4 ci ha dato l’impressione di essere meno scattante della sorellina, specie ai regimi più bassi.