Fiat Sedici – Test Drive

Dal punto di vista più tecnico, l’impulso elettrico che serve per generare il campo magnetico necessario per accoppiare i dischi, viene creato quando i sensori del ABS individuano uno slittamento delle ruote sia anteriori che posteriori. Questo meccanismo consente di passare dalla trasmissione standard a due ruote motrici “2WD” a quella integrale “4WD” in modo totalmente automatico. Per scegliere questa modalità bisogna però azionare il pulsante posto sul cruscotto scegliendo appunto il funzionamento “AUTO” che gestisce autonomamente la distribuzione della coppia. Le altre due opzioni disponibili sono “2WD” e “LOCK”: la prima indica la chiara distribuzione della forza motrice solo ed esclusivamente sulle ruote anteriori, mentre nella seconda la distribuzione viene bloccata garantendo la sicurezza necessaria in condizioni estreme. Se, in questa seconda modalità si vanno a superare i 60 km/h, il funzionamento passa automaticamente in “AUTO” garantendo una guida più scorrevole.
Nel circuito “off-road” il pulsante è sempre stato utilizzato su “LOCK”, soprattutto viste le caratteristiche del percorso, ma anche nelle prove svolte in modalità “AUTO”, Fiat Sedici ha sempre risposto prontamente garantendo l’ottimale distribuzione della coppia motrice anche in situazioni forse un po’ troppo estreme per questa modalità.
Nell’ultimo percorso messo a disposizione da Fiat per provare la sua “quattroperquattro”, abbiamo potuto saggiare il comportamento su strada, in un ipotetico utilizzo di tutti i giorni. Se nelle prime due prove eravamo molto più concentrati a carpire ogni comportamento di Fiat Sedici, nella prova su strada ci siamo rilassati e concentrati più sull’aspetto qualitativo che tecnico. La seduta molto comoda si fa apprezzare anche da chi “macina” chilometri, grazie ad una sapiente distribuzione sia di tutta la strumentazione che della consolle centrale, facilmente raggiungibile senza dover prendere troppo la mira. La superficie vetrata studiata da Giugiaro, non si fa solo apprezzare nel fuoristrada dove l’occhio vigile deve poter vedere ogni angolo della vettura e tutto ciò che gli sta intorno, ma si fa molto ben volere anche sulle strade cosiddette “normali” dove ogni manovra deve essere ben calcolata e soprattutto ben visibile.

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