Ford e la GT40: una storia che fonda le sue radici negli anni ’60, precisamente al termine della doppia, fallimentare, annata del 1964 e del 1965, contraddistinta da diverse prestazioni sottotono che stavano per portare la Casa dell’Ovale Blu al ritiro dalle competizioni. Solo il genio di Carroll Shelby permise di ribaltare le sorti di un destino già segnato, proprio grazie all’introduzione della GT40 MkII.
Si tratta dell’unica supercar americana vincente alla 24 Ore di Le Mans (quella del 1966) e che è diventata la protagonista indiscussa del recente film-documentario “Le Mans ’66” uscito nel 2019. Le sue origini, tuttavia, sono da far risalire alla precedente 24 Ore di Daytona, sempre del 1966, dove la GT40 MkII arrivò al successo della sua prima competizione endurance di lunga durata con al volante i piloti Ken Miles e Lloyd Ruby. Fu un trionfo strepitoso per la nuova creazione del marchio americano, che monopolizzò tutti e tre i gradini del podio anche alla 12 Ore di Sebring e, come già accennato, a Le Mans, stracciando quelle Ferrari che avevano vinto a mani basse nelle stagioni precedenti.
Quella di cui stiamo parlando in questo articolo è quindi una vettura entrata nella storia del motorsport e del mondo automotive, che per l’occasione Ford ha voluto omaggiare oggi con un’edizione speciale della sua GT stradale: chiamata “Heritage Edition”, si ispira profondamente alla MkII del 1966 proponendo una livrea in vernice Frozen White con cofano in fibra di carbonio e dettagli in Race Red all’anteriore, sul bordo del tetto, sotto l’alettone posteriore e sulla portiera del pilota, dove si mette in bella mostra anche il numero 98… proprio come sulla GT40 originale.
Non mancano i cerchi in alluminio forgiato da 20 pollici in Heritage Gold (con carbonio a vista su richiesta), associati a pinze freno monoblocco di colore rosso della Brembo, così come degli interni in cui l’Alcantara nera la fa da padrone sul cruscotto, sui rivestimenti della plancia e sul bordo del volante. Il rosso a contrasto, invece, è stato utilizzato per i paddle del cambio e per i sedili Performance. Ma non è tutto: la Ford GT Heritage Edition potrà essere ulteriormente personalizzata con le colorazioni della GT Studio Collection, nata dalla collaborazione tra la divisione Ford Performance e Multimatic, azienda che solitamente cura le Ford GT da corsa. I colori di base tra cui scegliere saranno sette, poi ulteriormente personalizzabili con delle tinte ad-hoc: sarà tuttavia posto un limite a 40 Heritage Edition per l’utilizzo di questo pacchetto, con le vetture in pronta consegna a partire da inizio 2021 fino al termine della produzione nel 2022.