Giornata dell’Innovazione Michelin – Clermont Ferrand. Un sito sperimentazioni di 450 ettari dove si intersecano 19 piste stradali per un totale di 41 km destinati alle prove di aderenza, di velocità, di rumore, di comfort, di durata e di comportamento. A pochi km da Clermont Ferrand, nella regione francese dell’Auvergne, dominata dal picco del Puy de Dome, un vulcano ormai spento da millenni, che Michelin, il colosso del pneumatico numero 1 al mondo, sperimenta le gomme utilizzate poi sulle automobili, i camion, gli aerei, le motociclette, i trattori, i giganteschi veicoli che operano nelle cave e nelle miniere, dell’universo. Per tastare il polso al costruttore del Bibendum e “controllare” a che punto è l’innovazione del pneumatico, non poteva mancare Infomotori.com. Una giornata ricca, costellata di test, dichiarazioni, sperimentazioni, dove siamo stati testimoni dei grandi passi in avanti compiuti nella costruzione di uno degli elementi fondamentali dell’automobile, anche se, purtroppo molto spesso trascurato dal guidatore. Il pneumatico, infatti, prodotto di alta tecnologia, composto da ben 200 materiali, è quello che ci può salvare la vita, che ci può risparmiare carburante, che contribuisce a renderci il viaggio confortevole rispettando, nel contempo, l’ambiente esterno. Se anni or sono Michelin badava esclusivamente a produrre pneumatici che consentissero grandi velocità e durata, ora gli obiettivi sono cambiati. “Dobbiamo rendere il trasporto dei beni e delle persone – ha detto il management del colosso della gomma – sempre più sicuro, più economico e più rispettoso dell’ambiente”. Tutto qui, neppure due righe di scritto, due righe però che racchiudono sforzi, risorse, investimenti immensi. Alla fine i risultati sono stati raggiunti e sulla pista prove di Ladoux abbiamo toccato con mano i frutti di tanto lavoro. E’ stato difficile conciliare sicurezza, economia e salvaguardia dell’ambiente. Ma ora i pneumatici vettura e trasporto pesante di Michelin permettono di ridurre notevolmente i consumi di carburante, aumentando in modo considerevole la loro sicurezza e longevità, addirittura fino al 40% rispetto a pneumatici di marche concorrenti. Da poco tempo è sul mercato il nuovo pneumatico per vettura Energy Saver che permette di risparmiare circa 0,2 litri di carburante ogni 100 km e, di conseguenza, di ridurre le emissioni di CO2 a 4 grammi per km percorso. Un dato, questo ultimo, che ha fatto fare salti di gioia ai costruttori di automobili protesi a limare, a scapito naturalmente delle prestazioni, il biossido di carbonio. Non solo: questo tipo di pneumatico, che pesa meno degli altri, guadagna anche spazio in frenata. Abbiamo assistito a un test con due Fiat 500, una gommata Michelin, l’altra con coperture della concorrenza. Ebbene, su fondo bagnato, a una velocità di 80 km/h, la vettura con gli Energy Saver si è fermata 2,20 metri prima dell’altra 500. Ma il risultato più eclatante è stato raggiunto con i pneumatici per i veicoli pesanti. Con gli Energy SaverGreen, per esempio, un solo camion permette di risparmiare mille litri di carburante nella prima vita del pneumatico, vale a dire attorno ai 100, 120 mila km.