Quando il video di presentazione è stato pubblicato online, molti appassionati della saga di Grand Theft Auto avranno sicuramente cominciato a fantasticare su quanto sarebbe stato bello tornare a impersonare i panni di Tommy Vercetti o di CJ nel 2021. In effetti l’edizione “remastered” GTA: The Trilogy – The Definitive Edition è stata una sorpresa per tutti e ha alimentato tante belle aspettative tra i gamers di tutto il mondo… che tuttavia sono state disattese una volta che il gioco ha fatto il proprio debutto ufficiale lo scorso 11 novembre.
Cos’è successo? La situazione è abbastanza complessa e ancora adesso molto confusionaria, quindi cercheremo di andare con ordine: la rimasterizzazione ad opera del gruppo chiamato Grove Street Games non si è rivelata all’altezza di quanto visto in alcune clip mostrate sul web, ma ha piuttosto messo in luce diverse criticità che ne hanno drasticamente minato la godibilità su tutte le piattaforme. Tutti e tre i giochi hanno sofferto fin da subito di diversi “bug” a livello estetico, ai quali si sono aggiunti un frame rate molto poco stabile e, dulcis in fundo, la presenza di contenuti proibiti come il famoso mod “Hot Coffee” di GTA San Andreas.
L’edizione destinata all’utenza PC, inoltre, ha dovuto fare i conti con una grave incompatibilità con il launcher di Rockstar Games, che ha portato alla decisione di rimuovere completamente dalla vendita l’edizione The Trilogy di GTA. Questa, fortunatamente, è tornata poi di nuovo disponibile, ma sta il fatto che l’intera operazione messa in campo per questa raccolta ha condizionato pesantemente la credibilità dell’azienda produttrice americana.
Il risultato? Gli appassionati non hanno accolto bene la “Definitive Edition” di Grand Theft Auto e per questo motivo il suo punteggio su Metacritic è sprofondato a voti bassissimi, che si assestano al momento su un poco lusinghiero 0.5. Immancabili le richieste di rimborso da parte degli utenti di tutte le piattaforme, che rappresentano la goccia che fa traboccare un vaso ormai saturo di critiche a causa della scarsa qualità dell’intera opera. La salvezza, ora, può arrivare solamente assieme alle patch migliorative promesse dal CEO dei Grove Street Games; una cosa, però, è certa: in questa situazione Rockstar Games non ha fatto sicuramente una bella figura…